Sondaggio sul conflitto in Ucraina: cosa emerge dalle risposte degli italiani?
L’opinione pubblica italiana si divide sul conflitto in Ucraina e sull’invio di armi al paese. Secondo un sondaggio condotto dall’Istituto Ipsos per conto del Corriere della Sera il 21 e 23 febbraio, il 50% degli italiani si oppone all’invio di armi all’Ucraina, mentre solo il 34% è favorevole.
Inoltre, il sondaggio ha rivelato che il 79% degli italiani è preoccupato per il conflitto in Ucraina, con il 49% che teme soprattutto le ricadute economiche. Solo il 14% degli intervistati è preoccupato per le conseguenze umanitarie del conflitto.
L’opinione pubblica italiana sembra non avere una forte preferenza tra l’Ucraina e la Russia, ma in generale pende a favore dell’Ucraina (47% rispetto al 7% per la Russia). Tuttavia, i consensi per l’Ucraina sono scesi di dieci punti in un anno, con il 46% degli italiani che oggi non si schiera con nessuna delle due parti in conflitto.
I votanti di diversi partiti politici hanno opinioni diverse sull’invio di armi all’Ucraina. In particolare, i sostenitori del Partito Democratico e di Azione-Iv sono favorevoli (rispettivamente 52% e 55%), mentre i votanti della Lega (55%) e del Movimento 5 Stelle (54%) sono maggiormente contrari all’invio di armi. Nella coalizione di centrodestra, solo i sostenitori di Forza Italia sono favorevoli all’invio di armi (51% a 40%).
La recente visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Kiev ha messo in luce le differenze di opinione all’interno del suo stesso partito. Infatti, gli elettori di Fratelli d’Italia sono maggiormente contrari all’invio di armi all’Ucraina rispetto a quelli del Partito Democratico (39% a 47%). Questo potrebbe rappresentare un rischio politico per la Meloni, che sta “sfidando” parte dei suoi elettori su questo tema.
Il sondaggio ha anche rivelato che il timore che il conflitto in Ucraina possa “degenerare in un conflitto mondiale” sta crescendo tra gli italiani, a causa delle previsioni poco ottimistiche sul possibile cessate il fuoco. Infatti, il 30% degli italiani ritiene che la guerra durerà ancora per “diversi anni”, mentre per il 30% ci vorrà almeno un anno per arrivare ad uno stop.
In generale, l’opinione pubblica italiana è preoccupata per le conseguenze economiche del conflitto in Ucraina e sembra non avere una forte preferenza tra l’Ucraina e la Russia. Inoltre, i votanti di diversi partiti politici hanno opinioni diverse sull’invio di armi all’Ucraina, con i sostenitori della Lega e del Movimento 5 Stelle maggiormente contrari e quelli del Partito Democratico e di Azione-Iv maggiormente favorevoli. La recente visita della presidente del presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Kiev ha suscitato grande interesse e attenzione in Italia, soprattutto alla luce dei risultati del sondaggio condotto dall’Istituto Ipsos per conto del Corriere della Sera il 21 e 23 febbraio. Secondo i dati emersi dal sondaggio, gli italiani si mostrano sempre più preoccupati per il conflitto in Ucraina e temono soprattutto le ricadute economiche che potrebbe avere sull’Italia.
In particolare, il sondaggio ha rivelato che il 79% degli italiani è preoccupato per il perdurare del conflitto in Ucraina, con il 49% che teme soprattutto le sue ricadute economiche. Solo il 14% degli italiani è invece preoccupato per le conseguenze umanitarie del conflitto. Inoltre, il 30% degli italiani ritiene che la guerra durerà ancora per “diversi anni”, mentre per il 30% ci vorrà almeno un anno per arrivare ad uno stop.
Ma quali sono le posizioni degli italiani in merito all’invio di armi all’Ucraina? Il sondaggio ha rivelato che la maggioranza degli italiani (45%) si è espressa contrariamente all’invio di armi, mentre solo il 34% si è espresso a favore. I più contrari agli armamenti si trovano tra gli elettori di Lega, Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia, mentre i favorevoli sono prevalentemente i sostenitori di Pd e Forza Italia.
La visita di Giorgia Meloni a Kiev ha destato grande attenzione anche perché la presidente del Consiglio si è espressa a favore dell’invio di armi all’Ucraina, sostenendo il presidente Volodymyr Zelensky. Tuttavia, i dati emersi dal sondaggio Ipsos mostrano che gli elettori del partito della premier sono in maggioranza (47% a 39%) contrari all’invio di armi.
Nella coalizione di centrodestra, ancor più ostili a nuovi aiuti sono i cittadini che votano Lega (55% a 32%), mentre i favorevoli prevalgono solo tra i sostenitori di Forza Italia (51% a 40%). Il Movimento 5 Stelle vede confermata la sua linea ostile dai suoi votanti (contrari il 54% rispetto al 30% favorevole). Con questi numeri, sembra sempre più evidente il raffreddamento della Lega nei confronti degli aiuti, mentre la premier rischia di “sfidare” parte dei suoi elettori.
Va notato anche che, secondo il sondaggio Ipsos, gli italiani sembrano essere sempre meno propensi a schierarsi con uno dei due contendenti del conflitto in Ucraina. Sebbene la bilancia penda ancora nettamente a favore dell’Ucraina (47% rispetto al 7% per la Russia), i consensi sono scesi di dieci punti in un anno. In compenso, è cresciuta la quota (dal 38% al 46%) di quelli che non si schierano con nessuna delle due parti. Questo potrebbe spiegare anche la diminuzione della percentuale degli italiani favorevole alle sanzioni contro la Russia, passata dal 55% a marzo 2022 al 46% attuale, mentre coloro che si oppongono alle sanzioni sono saliti dal 31% al 38%.
In definitiva, il sondaggio Ipsos condotto per conto del Corriere della Sera fornisce un quadro dettagliato delle opinioni degli italiani riguardo al conflitto in Ucraina. Si evidenzia che la maggior parte degli italiani è preoccupata per le conseguenze economiche del conflitto, mentre le preoccupazioni umanitarie sono meno sentite. Inoltre, la maggioranza degli italiani è contraria all’invio di armi all’Ucraina, anche se i sostenitori di alcuni partiti politici come il PD e Forza Italia si sono espressi a favore.
È interessante notare che la Lega, che in passato aveva sostenuto l’invio di armi, ora sembra avere un atteggiamento più contrario, mentre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha espresso il suo appoggio al presidente ucraino durante la sua recente visita a Kiev, sembra sfidare una parte dei suoi elettori.
Infine, nonostante la netta maggioranza degli italiani simpatizzi con l’Ucraina, è cresciuta la quota di coloro che non si schierano con nessuna delle due parti, e la percentuale degli italiani favorevoli alle sanzioni contro la Russia è diminuita. Tuttavia, gli italiani rimangono preoccupati per la durata del conflitto e temono che possa degenerare in un conflitto mondiale.