La proposta di pace della Cina per risolvere la crisi ucraina: i punti chiave del documento
Il 25 febbraio 2023, il governo cinese ha diffuso un documento intitolato “La posizione della Cina su una soluzione politica alla crisi ucraina“, in cui viene proposto un piano di pace per risolvere il conflitto che da un anno insanguina l’Ucraina.
Tale piano è stato diffuso in seguito all’invito dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a trovare una soluzione al conflitto. Il documento è suddiviso in 12 punti e contiene meno di 1000 parole, e raccoglie tutte le dichiarazioni rilasciate dai vertici cinesi dallo scoppio della crisi, nel documento si evince anche una posizione, in alcuni tratti, ambigua della Cina. La Cina, infatti, pur rispettando la sovranità dell’Ucraina e chiedendo un cessate il fuoco, ritiene legittime le preoccupazioni di sicurezza della Russia per l’espansione della NATO nell’Europa orientale. Nonostante questo, Pechino ha inviato oltre tre milioni di dollari in aiuti umanitari all’Ucraina, dimostrando di difendere la sovranità di tutti i Paesi. Tuttavia, la Cina ha sempre appogggiato la narrativa politico economica del Cremlino e critica le sanzioni internazionali contro la Russia. Il primo punto della lettera sottolinea che “la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i Paesi devono essere efficacemente garantite“. Inoltre, si evidenzia che le sanzioni unilaterali e le pressioni estreme non solo non risolveranno i problemi, ma ne creeranno di nuovi. I paesi interessati devono smettere di abusare delle sanzioni unilaterali e svolgere un ruolo nel raffreddare la crisi. La settima e l’ottava sezione del documento sono dedicate ai pericoli dello scoppio di una guerra nucleare e rappresentano un chiaro avvertimento diretto a Vladimir Putin. La Cina si oppone agli attacchi armati contro impianti nucleari come le centrali nucleari e chiede a tutte le parti di rispettare le convenzioni sulla sicurezza nucleare e altre leggi internazionali. Questo messaggio si contrappone alla sospensione della partecipazione russa all’ultimo trattato sul controllo delle armi nucleari (New START) firmato con gli Stati Uniti, annunciata da Putin pochi giorni fa. La Cina ritiene che le armi nucleari non possano essere utilizzate e che la guerra nucleare non possa essere intrapresa. Inoltre, l’uso o la minaccia di armi nucleari, così come lo sviluppo di armi biologiche e chimiche da parte di qualsiasi paese in qualsiasi circostanza devono essere contrastati. In molti si chiedevano se il presidente Xi Jinping avrebbe finalmente preso un ruolo di mediatore. La proposta di Pechino è stata accolta positivamente dal presidente ucraino Zelenski, che ha espresso il desiderio di incontrare Xi per conoscere meglio la proposta. Tuttavia, al momento non sembra essere previsto un incontro tra i due leader.
La proposta di Pechino vuole il dialogo e il negoziato come unica via d’uscita praticabile per risolvere la crisi. La Cina si impegna anche a fornire assistenza umanitaria e a sostenere la ricostruzione postbellica nelle zone di conflitto. Inoltre, Pechino chiede che siano garantite le esportazioni di grano e che sia assicurata la stabilità delle filiere industriali e di approvvigionamento.
La comunità internazionale è invitata a intensificare gli aiuti umanitari all’Ucraina e a fornire una piattaforma per la ripresa dei negoziati. La Cina si dice pronta a svolgere un ruolo costruttivo in questo senso.
La proposta di Pechino invita tutte le parti a mantenere la razionalità e la moderazione, a non intensificare i conflitti e a impedire che la crisi ucraina si aggravi ulteriormente o addirittura vada fuori controllo. La Cina ha parlato con tutti i principali attori della guerra, tranne Zelenski, ma si impegna a continuare a svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione della crisi.
In sintesi, la proposta di Pechino mira a trovare una soluzione politica e pacifica per la crisi ucraina, garantendo la stabilità delle filiere industriali e di approvvigionamento e fornendo assistenza umanitaria e supporto alla ricostruzione postbellica. La comunità internazionale è invitata ad adottare misure per intensificare gli aiuti umanitari e a fornire una piattaforma per la ripresa dei negoziati. La Cina è pronta a fornire tutta l’assistenza necessaria per risolvere la crisi.
Il documento si concentra anche sulla situazione dei civili ucraini, sottolineando che il diritto umanitario internazionale deve essere rigorosamente rispettato e che bisogna astenersi dall’attaccare civili e strutture civili. La sicurezza dei civili deve essere efficacemente protetta e nelle zone di guerra devono essere stabiliti corridoi di sicurezza per garantire l’accesso umanitario destinato alle persone in difficoltà. Inoltre, è importante che vengano adottate misure per prevenire/reprimere i crimini di guerra e le violazioni dei diritti umani, al fine di garantire la protezione dei civili e la responsabilità dei perpetratori.