Ursula Gertrud von der Leyen: Il piano di pace della Cina per l’Ucraina è “selettivo” e confonde i ruoli di aggressore e vittima

Avantgardia

Nel primo anniversario della guerra in Ucraina, la Cina ha proposto un piano di pace in 12 punti che mirava a porre fine all’invasione della Russia nel paese. Tuttavia, il piano è stato criticato dalla Commissione europea per essere “selettivo” e basato su idee “sbagliate” sugli interessi di sicurezza che oscurano i ruoli di aggressore e vittima… la UE vuole veramente la pace?

Il piano prevede una cessazione delle ostilità, il ripristino dei negoziati di pace, la protezione delle centrali nucleari e la conservazione delle catene di approvvigionamento alimentare. Il piano chiede anche la fine della “mentalità della guerra fredda” e la revoca delle sanzioni occidentali.

La reazione della Commissione al piano, come riportato dal giornale di Pechino, è stata che le sanzioni unilaterali e la massima pressione non possono risolvere il problema, ma creare nuovi problemi. Il piano evita di usare le parole “guerra” o “invasione” per descrivere la situazione in Ucraina e invece la definisce una “crisi”. Tuttavia, non affronta il futuro dei territori ucraini occupati dalla Russia dal febbraio 2022. Il piano afferma che “la sicurezza di un paese non dovrebbe essere cercata a spese degli altri” e “la sicurezza di una regione non dovrebbe essere raggiunta rafforzando o ampliando blocchi militari”.

Kiev ha affrontato la proposta con cautela, insistendo che tutti i territori occupati debbano essere liberati. Nel frattempo, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha espresso le sue riserve sulla dichiarata posizione neutrale della Cina. Parlando durante una visita in Estonia, la Von der Leyen ha detto che “non si tratta di un piano di pace, ma di principi che condividono”. Ha inoltre spiegato che “bisogna vederli in un contesto specifico, e questo è il contesto in cui la Cina ha firmato un’amicizia illimitata poco prima dell’invasione russa dell’Ucraina”.

Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, che era accanto a von der Leyen, ha osservato che “la Cina non ha molta credibilità perché non è stata in grado di condannare l’invasione illegale dell’Ucraina”.

Non vi è distinzione tra l’aggressore e l’aggredito.

La Commissione europea ha respinto il piano cinese definendolo una “iniziativa politica” che applica un’interpretazione parziale del diritto internazionale e giustifica implicitamente l’aggressione della Russia. Il piano “sottolinea alcuni principi della Carta delle Nazioni Unite, ma è selettivo e inadeguato riguardo alle implicazioni della guerra iniziata con l’aggressione della Russia verso l’Ucraina”, ha detto il portavoce della Commissione Nabila Massrali.

“La posizione cinese si basa sull’attenzione fuoviata ai presunti interessi legittimi di sicurezza e alle preoccupazioni delle parti, implicando la giustificazione dell’invasione illegale della Russia e offuscando i ruoli di aggressore e aggredito.”

La Cina dovrebbe sollecitare la Russia a ritirare le truppe” così si è espressa Zhanna Leshchynska, Incaricata per gli affari dell’Ucraina in Cina.

“La Cina dovrebbe fare tutto ciò che è in suo potere per fermare la guerra e riportare la pace in Ucraina e sollecitare la Russia a ritirare le sue truppe. A mio parere, se è neutrale, la Cina dovrebbe parlare con entrambe le parti: Russia e Ucraina. Ora vediamo che la parte cinese parla principalmente con la Russia ma non con l’Ucraina. Non accetteremo nulla che mantenga occupati i territori ucraini e metta il nostro popolo alla mercé dell’aggressore”, ha aggiunto Leshchynska.

In questo protocollo la Cina chiede il rispetto della sovranità e la fine delle sanzioni contro la Russia, ma non fornisce dettagli o la forma sui quali si dovrebbe basare l’inizio del dialogo che porti alla pace. 

Secondo Zhanna Leshchynska,

“La Cina dovrebbe fare tutto ciò che è in suo potere per fermare la guerra e riportare la pace in Ucraina e sollecitare la Russia a ritirare le sue truppe”.

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