L’apicoltura commerciale in Europa: la Romania è il paese con più alveari, l’Italia seconda

Avantgardia

Le api non solo sono essenziali per l’agricoltura e la biodiversità, ma sono anche una fonte di reddito per molti agricoltori europei. Secondo i dati di Eurostat, nel 2022 le aziende agricole dell’UE ospitavano oltre 8 milioni di alveari, con un incremento di più di un milione rispetto alle statistiche precedenti.

Questo numero, però, non tiene conto delle api allevate in piccoli appezzamenti o in apiari individuali. Inoltre, alcuni paesi come la Germania non considerano gli alveari come parte integrante delle fattorie e quindi non li registrano nei dati ufficiali.

Le api generano miliardi di euro per l’industria agricola europea

Gli impollinatori, tra cui le api mellifere, i bombi e le api selvatiche, sono stimati contribuire con almeno 22 miliardi di euro all’anno all’industria agricola europea. Più dell’80% dell’impollinazione che avviene nelle colture e nelle piante selvatiche in Europa coinvolge direttamente o indiretto le api, secondo Eurostat.

Tuttavia, le api sono minacciate da diversi fattori, tra cui il cambiamento climatico, l’uso di pesticidi, la perdita di habitat e le malattie. Una specie di api e farfalle su dieci è attualmente a rischio di estinzione e l’UE ha lanciato nel 2018 un’Iniziativa per gli impollinatori per contrastare il loro “declino preoccupante”.

La Romania è il leader europeo nella produzione di miele

A livello nazionale, la Romania si conferma il paese con il maggior numero di alveari nelle fattorie: 1,5 milioni nel 2020. La Romania è anche il principale produttore di miele dell’UE, con una produzione annua di circa 40.000 tonnellate.

Al secondo posto si colloca l’Italia, con un milione di alveari nelle aziende agricole e una produzione di miele di circa 20.000 tonnellate. Seguono la Grecia, con un milione di alveari e una produzione di 15.000 tonnellate, la Spagna, con 900.000 alveari e una produzione di 35.000 tonnellate, la Bulgaria, con 700.000 alveari e una produzione di 10.000 tonnellate e il Portogallo, con 600.000 alveari e una produzione di 8.000 tonnellate.

Tra le regioni dell’UE, spiccano l’Estremadura spagnola e il Norte portoghese, che hanno rispettivamente più di 300.000 e 250.000 alveari nelle fattorie.

Il quadro completo degli alveari in Europa, però, è più complesso e variegato, poiché Belgio, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Finlandia e Svezia non hanno un numero significativo di alveari nelle fattorie.

Il valore economico delle api va oltre la produzione di miele

Le api non solo producono miele e altri prodotti derivati come cera d’api, polline e propoli, ma svolgono anche un ruolo fondamentale nell’impollinazione delle piante. Si stima che una sola colonia di api sia in grado di generare un valore di 1.050 dollari in frutti e bacche impollinate contro i 215 dollari per i prodotti diretti dell’apicoltura1.

A livello globale, il danno economico che si avrebbe a seguito della scomparsa delle api si aggirerebbe intorno ai 256 miliardi di euro all’anno2Secondo Greenpeace in alcune regioni europee, del Nord America e dell’Asia orientale, il valore dell’impollinazione può arrivare a 1.200 euro per ettaro2.

Per questo motivo è importante proteggere le api e gli altri impollinatori da tutte le minacce che li mettono a rischio.

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