Abbiamo bevuto solo un bicchiere di vino, però ci sentiamo strani, non lo abbiamo digerito, l'etanolo ci sta inebriando, ecco come è possibile smaltire velocemente i suoi effetti e rientrare in ufficio per concludere la giornata. 

A cena con gli amici hai bevuto 2 bicchieri di vino in più? Citoethyl, ecco come smaltire velocemente un leggero stato di ebbrezza

Avantgardia

A quanti è capitato di uscire a pranzo con dei colleghi e senza accorgersi, alzarsi da tavola con un leggero senso di annebbiamento? Abbiamo bevuto solo un bicchiere di vino, però ci sentiamo strani, non lo abbiamo digerito, l’etanolo ci sta inebriando, ecco come è possibile smaltire velocemente i suoi effetti e rientrare in ufficio per concludere la giornata.

l Vino è certamente un cardine della dieta del Mediterranea ed è all’origine di noti “paradossi” medici: contiene infatti centinaia di sostanze bioattive che lo rendono a tutti gli effetti un alimento.

Da assumere consapevolmente, però. L’alcol etilico, o etanolo, contenuto nel vino, è infatti responsabile di gravi patologie epatiche, cardiovascolari e neurologiche, che rendono l’alcolismo una vera dipendenza, generando una reale problematica sociale.

Mai, però, come nel caso del vino, l’antica massima secondo cui l’abuso non deve precludere l’uso, risulta pertinente: il prodotto della fermentazione alcolica del frutto della Vitis vinifera, ovvero l’uva, sapientemente lavorato e variamente invecchiato, secondo tradizioni millenarie elaborate dalla moderna Enologia, rappresenta un cardine insostituibile di una dieta equilibrata, apportando preziosi antiossidanti di natura fenolica, fra cui il resveratrolo (una sostanza che viene naturalmente prodotta da varie piante, come per esempio vite, more e cacao, a scopo protettivo nei confronti di agenti patogeni come batteri o funghi. È un fenolo non flavonoide), responsabili del cosiddetto “paradosso francese” (bassa mortalità per malattie coronariche nei bevitori di vino rosso, a dispetto di una dieta ricca in acidi grassi saturi).

L’etanolo nel soggetto sano viene convertito ad acetaldeide (sostanza altamente tossica) e questa a sua volta è trasformata in acetato, che viene ulteriormente metabolizzato in acqua e anidride carbonica nel tessuto muscolare o convertito nel fegato in Acetilcoenzima A, un precursore energetico che alimenta il metabolismo mitocondriale nel Ciclo di Krebs, con produzione di ATP, che sono la fonte di energia dei processi vitali.

Tutto questo se gli enzimi coinvolti nel processo di metabolizzazione dell’etanolo (alcoldeidrogenasi, acetaldeide deidrogenasi e complesso MEOS) sono presenti e fisiologicamente funzionanti.

Oggi è possibile smaltire rapidamente l’etanolo, è recentissima l’introduzione in commercio, suffragata da importanti studi universitari, di un integratore alimentare biodinamico in grado di ridurre entro trenta minuti livelli anche superiori ad un grammo per litro, portandoli sotto le soglie che innescano le alterazioni, grazie all’attivazione degli enzimi deputati al metabolismo dell’alcol.

Questo preparato si chiama Citoethyl e apre nuovi orizzonti nella filosofia del “bere in modo consapevole”, quindi non solo per il piacere di farlo ma per assumere regolarmente sostanze naturali importanti per il mantenimento della salute.

Bere un bicchiere di troppo può infatti capitare a tutti durante cene con amici e in altri contesti di socializzazione, ma non dobbiamo mai dimenticare che, anche in assenza di una sensazione soggettiva di ebrezza alcolica, i riflessi possono risultare alterati, con rischio per se stessi e per gli altri, soprattutto se si è alla guida di automezzi, motivo per cui, in alcuni paesi, i controlli stradali avvengono in termini di tolleranza zero e devono continuare ad essere così.

Citoethyl è un integratore alimentare, frutto di complesse biotecnologie (verificare prima dell’assunzioni eventuali intolleranze individuali nei confronti delle sostanze contenute), da utilizzare in tutti quei casi che, anche se non si hanno evidenti alterazioni, si pensa di aver bevuto un secondo bicchiere di vino che non ci voleva. Ovviamente, nel caso ci si debba mettere alla guida, sempre prima una verifica con un etilometro “usa e getta”  disponibili in.

FONTE: windpress.info

Citozeatec, azienda italiana che ha legato il proprio nome alla Nutraceutica biodinamica, forte della propria esperienza nel campo delle biotecnologie a conversione enzimatica sequenziale e degli importanti risultati ottenuti nel mondo della Ricerca scientifica universitaria, ha preso parte all’evento di degustazione tenutosi presso l’Hotel “Relais Monaco” di Ponzano Veneto (TV).

Sommelier italiani ed internazionali hanno arricchito con la propria professionalità il successo dell’incontro, durante il quale una ventina di aziende vitivinicole hanno offerto agli appassionati un tripudio di sensazioni ed emozioni, grazie all’esposizione dei loro vini più pregiati, catalogati secondo precise caratteristiche organolettiche.

Scenario della serata è stato lo straordinario patrimonio culturale offerto sia dal vino, fra i cardini della “Dieta mediterranea”, “Patrimonio immateriale dell’Umanità” (UNESCO: novembre 2010) che identifica e caratterizza nel mondo il nostro Paese, sia dalla Ricerca scientifica nazionale, rappresentata dal team Citozeatec, che da anni studia la Biochimica e l’Enzimologia, ottenendo interessanti risultati anche a livello dei meccanismi biodinamici efficaci nel migliorare la fisiologia epatica.

Il dott. Riccardo Spataro ha avuto modo di illustrare le reazioni fisiologiche che avvengono nel fegato in seguito al consumo di bevande alcoliche e come sia possibile intervenire attraverso l’utilizzo di Citoethyl, preparato appartenente agli IAB (Integratori Alimentari Biodinamici) che, seguendo le leggi ponderali della biochimica classica, favorisce l’eliminazione di sostanze tossiche provenienti dal metabolismo dell’etanolo, riducendo rapidamente il tasso alcolemico. I partecipanti alla serata hanno potuto verificare l’efficacia del prodotto grazie a misurazioni del tasso alcolemico con etilometro professionale; il dott. Spataro ha personalmente condotto il test, sottoponendo volontari a due misurazioni, la prima al termine delle degustazioni, la seconda 20 minuti dopo l’assunzione di Citoethyl. Sulla base di oltre 20 misurazioni si è osservata, mediamente, una riduzione dei livelli di etanolo anche superiore al 36% rispetto alla misurazione iniziale. Tali risultati confermano ricerche universitarie e pubblicazioni internazionali in merito, consentendo di identificare in Citoethyl il “compagno del vino”, nel contesto di una filosofia del “bere consapevolmente” che, evitando gli eccessi, consenta di utilizzare al meglio le preziose sostanze bioattive presenti nel vino stesso, quali resveratrolo, antiossidanti e altre molecole preziose per il benessere.

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