Durante il suo tradizionale discorso notturno, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che il Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina (NSDC) ha incaricato il governo di presentare un disegno di legge “sull’impossibilità delle organizzazioni religiose che possano essere centri di influenza politica legati alla Federazione Russa di operare in Ucraina”.
Secondo Zelensky, l’NSDC ha incaricato il servizio statale sull’etnopolitica e la libertà di coscienza, di condurre un riesame della carta della Chiesa ortodossa ucraina (UOC) “per la presenza di legami ecclesiastici-canonici con il Patriarcato di Mosca”.
Il Consiglio di sicurezza ha inoltre ordinato di verificare se le organizzazioni religiose utilizzino legalmente la proprietà situata nella Riserva storica e culturale di Kyiv-Pechersk (sul territorio della Kyiv-Pechersk Lavra).
Inoltre, Zelensky ha annunciato che l’Ucraina intensificherà la lotta contro i servizi di sicurezza russi nella chiesa ucraina e il servizio statale per l’etnopolitica riceverà maggiori poteri.
“Assicureremo al nostro Stato la piena indipendenza. In particolare, l’indipendenza spirituale. Non permetteremo mai a nessuno di costruire un impero all’interno dell’anima ucraina”, ha affermato il presidente.
A maggio la Chiesa ortodossa ucraina si era dichiarata “libera e indipendente” e non sotto il Patriarcato di Mosca. L’UOC ha di fatto contestato la posizione del patriarca Kirill, che ha effettivamente sostenuto l’invasione russa dell’Ucraina. La comunicazione liturgica della Ciesa Ortodossa ucraina non è mai cambiata e continua ad essere identica a quella della Chiesa ortodossa russa.
Il 22 novembre, ufficiali del servizio di sicurezza dell’Ucraina hanno condotto perquisizioni nel territorio di Kyiv-Pechersk Lavra, per impedire, si legge in un comunicato che “la lavra fosse usata come una cellula del ‘mondo russo'”.
Fonte: Agenzie Stampa Internazionali