Quando il terzo mondo ci insegna cosa vuol dire creare una società civile

Avantgardia

Lo Zimbabwe impone pene detentive agli operatori sanitari che scioperano per più di tre giorni, stabilendo pene detentive fino a sei mesi, in quanto considerati un servizio essenziale.

La legge, firmata la scorsa settimana dal presidente Emmerson Mnangagwa è stata resa pubblica solo oggi.

“Gli operatori sanitari devono continuare a fornire servizi di emergenza anche durante uno sciopero”, ha detto il portavoce del governo Nick Mangwana.

Altri paesi, compresi i vicini Sudafrica e Zambia, limitano gli scioperi degli operatori sanitari imponendo però  sanzioni meno severe, come licenziamenti, sospensioni temporanee o rilevante riduzione del salario.

Una scelta dettata dalle precarie condizioni in cui versano gli ospedali del paese, dai troppi e frequenti scioperi del personale sanitario che provocano disservizi che si riversano sulla popolazione che già vive in una carenza sistematica dei medicinali. 

Alla base degli scioperi ci sono le altrettanto pessime condizioni di lavoro degli operatori della sanità pubblica e i bassi stipendi, che per molti si aggirano intorno ai 100 dollari (vicino ai 92,8 euro) al mese e la mancanza di attrezzature di base che rendono il loro lavoro insostenibile.

Il paese dell’Africa meridionale, che un tempo vantava alcune delle migliori strutture e personale sanitario pubblico del continente, è ora alle prese con una fuga di cervelli mentre infermieri e medici cercano migliori opportunità altrove, in particolare nel Regno Unito.

Comments: 0

Your email address will not be published. Required fields are marked with *