Elezioni regionali Lombardia 2023 è già tempo di grandi manovre

Avantgardia

Letizia Moratti scalpita, Pierfrancesco Majorino sorride ai sondaggi e Attilio Fontana cammina ad un passo dal cielo

I seggi si apriranno domenica 12 febbraio per chiudersi il giorno dopo, lunedì 13. Come per le scorse del 2018 anche quest’anno le consultazioni si terranno sia in Lombardia che nel Lazio.

Attilio Fontana senza indugi si è ricandidato per il secondo mandato sostenuto dal centrodestra, Letizia Moratti, dopo le dimissioni discusse dimissioni per incompatibilità di pensiero con Fontana, è la candidata del terzo polo. Il centrosinstra invece si affida all’europarlamentare Pierfrancesco Majorino che dopo un lungo lavoro di segreteria oggi è sostenuto anche dal Movimento 5 stelle.

I primi sondaggi danno in vantaggio il centrodestra ma non con una forbice così ampia, tanto che Majorino incomincia a credere in un testa a testa con Fontana.

I cittadini dovranno eleggere 80 consiglieri compreso il presidente. Presidente della Regione diverrà il candidato che otterrà il maggior numero di voti. Non è previsto un ballottaggio, quindi anche in caso di mancato raggiungimento della maggioranza assoluta, il candidato con il maggior numero di voti verrà eletto.

Gli altri 79 consiglieri sono eletti con criterio proporzionale sulla base di liste provinciali concorrenti; un seggio è riservato al miglior perdente tra i candidati alla presidenza.
Le circoscrizioni provinciali sono quelle esistenti alla data del 1 gennaio 2012 (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio, Varese).

In Lombardia viene previsto un premio di maggioranza, per garantire la massima governabilità:Premio di maggioranza e tutela delle minoranze
Alle liste collegate al Presidente della Regione eletto sono assegnati:
– almeno 44 seggi (cioè il 55% dei seggi consiliari) se il Presidente ha ottenuto meno del 40%
dei voti validi;
– almeno 48 seggi (cioè il 60% dei seggi consiliari) se il Presidente ha ottenuto il 40% o più dei
voti validi.
Alla coalizione vincente non possono però essere attribuiti più di 56 seggi (cioè il 70% dei seggi
consiliari). 23 seggi sono quindi sempre garantiti alle liste “perdenti”.

La soglia di sbarramento
Non sono ammesse al riparto dei seggi le liste il cui gruppo abbia ottenuto meno del 3% nell’intera
Regione, a meno che siano collegate ad un candidato Presidente che abbia conseguito almeno il
5% dei voti validi.
Rappresentanza di tutte le province
È garantito che ciascuna provincia abbia il proprio rappresentanteDivieto di terzo mandato
Non può essere candidato alla carica di Presidente della Regione chi ha già ricoperto
ininterrottamente tale carica per 2 mandati consecutivi.
Liste, gruppi di liste e coalizioni
Le liste provinciali che si presentano con lo stesso simbolo in almeno 5 province formano un
“gruppo di liste”. Più “gruppi di liste” che indicano il medesimo candidato Presidente formano una
“coalizione” e il loro candidato Presidente è il capo della coalizione.
Pari opportunità uomo-donna
Le liste provinciali devono essere composte seguendo l’ordine dell’alternanza di genere.
Come si vota
La votazione per l’elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale avviene su
un’unica scheda. Ciascun elettore può, a scelta:
a) votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione;
b) votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle liste a esso
collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste;
c) votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle altre liste a
esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste (cosiddetto
“voto disgiunto”);
d) votare a favore solo di una lista; in tale caso il voto si intende espresso anche a favore del
candidato Presidente della Regione a essa collegato.
Si può esprimere una sola preferenza

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