Putin ha definito un crimine l’uso di munizioni a grappolo
Il presidente russo Vladimir Putin ha definito un “crimine l’uso di munizioni a grappolo, affermando che la Russia ha il diritto di rispondere con le stesse armi.
“Fino ad ora non l’abbiamo fatto, non le abbiamo utilizzate e non ne abbiamo avuto tale necessità, nonostante la nota carenza di munizioni per un breve periodo di tempo. Abbiamo anche queste munizioni, ma non le abbiamo mai usate. Ma ovviamente, se verranno usate contro di noi, ci riserviamo il diritto di rispondere con le stesse azioni”
Putin ha rilasciato queste dichiarazioni in un’intervista pubblicata il 15 luglio. Nell’intervista, Putin ha affermato che la Russia ha una scorta sufficiente di munizioni a grappolo e che non le ha usate finora perché non ne aveva bisogno. Tuttavia, ha affermato che la Russia si riserva il diritto di usare le munizioni a grappolo se vengono usate contro la Russia. Putin ha anche affermato che gli Stati Uniti hanno fornito munizioni a grappolo all’Ucraina perché stanno vivendo una carenza di munizioni. Ha affermato che questo è un crimine e che la Russia non lo tollererà.
“L’esercito ucraino usa fino a cinque o seimila proiettili calibro 155 mm al giorno, mentre gli Stati Uniti ne producono 15mila al mese. Non ne hanno abbastanza e l’Europa non produce abbastanza per mantenere addrestati i singoli eserciti. Così gli USA non hanno trovato niente di meglio che offrire l’uso di munizioni a grappolo”.
L’uso di munizioni a grappolo è proibito da una serie di trattati internazionali, perchè queste munizioni sono indiscriminate e possono causare gravi danni ai civili, inclusi bambini. Le dichiarazioni di Putin sono un’escalation della guerra in Ucraina. È importante ricordare che l’uso di munizioni a grappolo è un crimine per tutti.
Cosa sono le munizioni a grappolo?
Le munizioni a grappolo sono un tipo di arma che rilascia un numero di piccole bombe, chiamate submunizioni, al suo passaggio. Le submunizioni possono essere esplosive, incendiarie o fumogene. Le munizioni a grappolo sono indiscriminate, possono colpire civili e obiettivi non militari. Sono state utilizzate in numerosi conflitti, tra cui la guerra in Iraq, la guerra in Siria e la guerra in Yemen.
L’uso di munizioni a grappolo è proibito?
L’uso di munizioni a grappolo è proibito da una serie di trattati internazionali, tra cui la Convenzione sulle munizioni a grappolo. La Convenzione è stata firmata da 121 paesi, ma non dalla Russia, dagli Stati Uniti o da Israele.
La Convenzione sulle munizioni a grappolo proibisce lo sviluppo, la produzione, l’accumulo, il trasferimento e l’uso di munizioni a grappolo. Proibisce anche la distruzione delle munizioni a grappolo in modo che possano rilasciare submunizioni. Tuttavia, si stima che ci siano ancora milioni di munizioni a grappolo in tutto il mondo.
Quali sono gli effetti dell’uso di munizioni a grappolo?
Le munizioni a grappolo possono causare gravi danni ai civili, inclusi bambini. Le submunizioni possono esplodere al contatto con il terreno o rimanere inesplose per anni. Le submunizioni inesplose possono essere attivate da persone o animali, causando lesioni o morte. Le munizioni a grappolo possono anche causare danni ambientali. Le submunizioni possono contaminare il suolo e l’acqua, rendendoli estremamente pericolosi, sia nell’agricoltura, sia nella pesca. Questi i motivi per cui la comunità internazionale dovrebbe attuare progetti per lo sminamento di tutti i territori colpiti dall’uso di questo tipo di munizioni indiscriminate.