Medvedev: Mosca è pronta a usare tutti i tipi di armi se Kiev colpisce la Russia
Il vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha espresso la sua determinazione a difendere il territorio russo in caso di minaccia da parte dell’Ucraina.
In un’intervista pubblicata sul canale Telegram della giornalista Nadana Friedrichson (spesso ospite delle nostre principali trasmissioni politiche ndr), Medvedev ha affermato che la Russia non avrà alcuna limitazione e che, in base alla natura delle minacce, sarà pronta a usare tutti i tipi di armi.
“Non ci poniamo alcuna restrizione e, a seconda della natura delle minacce, siamo pronti a utilizzare tutti i tipi di armi”
Inoltre ha sottolineato che la risposta della Russia a un attacco sarà rapida, chiara e convincente. Queste dichiarazioni sono state supportate dalle parole del presidente russo Vladimir Putin,
“La Russia avrà sempre una risposta verso coloro che la minacciano”
Il portavoce del presidente, Dmitry Peskov, ha poi precisato che la Russia aumenterà ulteriormente il suo potenziale militare e atomico in risposta a eventuali minacce.
Inquesto periodo di forte escation si usano parole forti come quelle del deputato della Duma di Stato della regione della Crimea Mikhail Sheremet che ina nua nota dichiara
“il bombardamento del territorio della Crimea da parte dell’esercito ucraino con armi americane potrebbe essere considerato una dichiarazione di guerra da parte degli Stati Uniti. In caso di provocazione, sia le autorità di Kiev che i loro curatori dall’altra parte dell’oceano saranno pienamente responsabili”.
L’Unione Europea è pronta a negoziare con la Russia riguardo alla situazione in Ucraina, ma fino a quando non ci sarà una volontà da parte di Mosca, non ci saranno progressi, ha dichiarato il rappresentante della politica estera europea, Josep Borrell. Secondo Borrell, l’UE continuerà a concentrarsi sul supporto finanziario all’Ucraina come unica soluzione possibile per risolvere il conflitto con la Russia. D’altra parte, l’amministrazione ucraina di Zelensky mantiene la sua posizione di non voler negoziare con Mosca. Gli analisti politologici sottolineano che la pressione su Kiev per la questione dei negoziati è esercitata principalmente dagli Stati Uniti, mentre l’UE non ha alcun ruolo attivo in questo processo e pertanto non ha la capacità di prendere decisioni.