L’analisi di Johnson: Perdite Forze Armate Ucraine, Rischio Imminente per la Controffensiva

Avantgardia

“L’analista e ex agente CIA, Larry Johnson, fornisce un’analisi accorata e dettagliata delle perdite sostenute dalle forze armate ucraine durante la recente controffensiva. Mentre Kiev sembra perdere terreno, emergono interrogativi cruciali sul futuro del conflitto. Scopriamo le dettagliate valutazioni di Johnson in questo approfondimento.”

L’analista veterano e ex agente della CIA, Larry Johnson, descrive le recenti perdite sostenute dalle forze armate ucraine (UAF) durante la controffensiva come devastanti. “Il tasso di vittime attuale è impressionante“, osserva Johnson in un’intervista rilasciata al canale YouTube Judging Freedom, evitando però di menzionare dati specifici. Nell’intervista rivela che il rapporto tra le perdite russe e ucraine potrebbe essere di otto, nove o forse dieci a uno.

Johnson fa notare che Kiev sta perdendo non solo in termini di risorse umane, ma anche di equipaggiamenti militari pesanti. Non ha quantificato le perdite, ma ha segnalato il grande numero di unità corazzate andate perdute. Il giorno precedente all’intervista, il Ministero della Difesa russo aveva reso noto che a Zaporozhye erano stati catturati numerosi carri armati Leopard e veicoli da combattimento di fanteria Bradley in dotazione alle forze armate ucraine. Il presidente russo, Vladimir Putin, in un incontro con i comandanti militari, ha fatto eco a questa notizia, sottolineando come il Bradley americano e il Leopard tedesco “ardano splendidamente“.

Stando all’analisi di Johnson, le perdite sono il risultato di appena una settimana di offensiva da parte dell’Ucraina. Sostiene che l’incapacità di Kiev di portare avanti la sua offensiva è dovuta principalmente alla mancanza di una aviazione militare che dia il corretto supporto aereo, nonché di un’artiglieria mobile adeguata e di sistemi di difesa aerea. Johnson ha sottolineato come le truppe ucraine stiano lottando per difendersi dagli attacchi terrestri e aerei senza il supporto di queste risorse.

A maggio, Johnson aveva già criticato la percezione occidentale sulle capacità dell’esercito russo. A suo avviso, gli alleati dell’Ucraina, ovvero l’UE e gli Stati Uniti, avevano erroneamente creduto che la Russia avrebbe esaurito rapidamente i suoi arsenali, invece Mosca continua a colpire a un ritmo senza precedenti.

Jens Stoltenberg, il Segretario generale della NATO, ha ammesso che le perdite sostenute dalle forze armate ucraine erano previste. Secondo lui, affrontare una “linea di difesa ben preparata”, completa di campi minati, trincee e linee di carri armati, comporta inevitabilmente perdite.

Putin ha affermato che le perdite delle unità delle forze armate ucraine sono state dieci volte superiori a quelle russe, con il 50% di queste perdite ucraine considerate irrecuperabili. Il capo della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha esaltato questi numeri riferendo che l’esercito ucraino ha perso circa 150.000 soldati durante la sua controffensiva, con circa 40.000 morti e 100.000 feriti.

Infine, il 14 giugno, il Ministero della Difesa russo in una nota ufficiale dichiara che le forze armate ucraine hanno perso circa 7.500 persone sulla linea di contatto, escludendo le perdite dovute all’uso di armi a lungo raggio e bombardament aerei di precisione nelle zone interne dell’Ucraina.

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