La decisione della Russia di sospendere il trattato New Start sulle armi nucleari suscita preoccupazioni a livello globale

Avantgardia

La decisione della Russia di sospendere il trattato New Start sulle armi nucleari, firmato nel 2010, è stata definita un grave errore dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, durante un incontro NATO in Polonia.

L’accordo limita il numero di testate nucleari statunitensi e russe e conferisce a ciascuno il potere di ispezionare le armi dell’altro, ed è stato prorogato per 10 anni nel 2021.

Nonostante la pandemia di Covid abbia interrotto le ispezioni sulle armi e nonostante la retorica ostile di entrambe le parti durante la guerra in Ucraina, la Russia aveva precedentemente affermato di voler mantenere in vigore il trattato.

Il limite di ciascuna parte è di 1.550 testate nucleari a lungo raggio, un numero inferiore rispetto al precedente accordo Start. Insieme, i due ex rivali della Guerra Fredda, rappresentano quasi tutte le armi nucleari del mondo, Cina esclusa.

Il presidente Vladimir Putin ha annunciato la sospensione del trattato Start nel suo discorso annuale alla nazione ma il ministero degli Esteri russo, in seguito ha affermato che Mosca continuerà a rispettare le restrizioni del trattato con un “approccio responsabile“. Un alto funzionario militare russo ha dichiarato che il paese continuerà a osservare le restrizioni concordate sui sistemi di consegna nucleare, ovvero missili e aerei bombardieri strategici. Subito dopo queste dichiarazioni, entrambe le camere del parlamento russo hanno invece approvato la decisione di sospendere il trattato.

Da parte sua Biden ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti nei confronti dell’alleanza militare della NATO, affermando che “difenderemo letteralmente ogni centimetro della Nato“. L’articolo 5 della NATO stabilisce che un attacco a qualsiasi Stato membro è trattato come un attacco a tutti e richiede una risposta congiunta. Biden ha detto ai leader riuniti che rappresentavano “la prima linea della nostra difesa collettiva“.

Il gruppo di stati dell’Europa orientale, noto come i Nove di Bucarest, ha ribadito la propria condanna dell’invasione russa dell’Ucraina, che è iniziata quasi un anno fa. La Russia continua ad affermare che la NATO rappresenta una minaccia esistenziale e Putin nel suo discorso al parlameto ha affermato che la Russia sta combattendo in Ucraina per le sue terre “storiche“. Prima dell’incontro con i leader della NATO, Biden ha incontrato il massimo diplomatico cinese Wang Yi e ha dichiarato che riportare in auge la cooperazione con Pechino era “molto importante per stabilizzare la situazione internazionale“. Wang ha risposto che Pechino è pronta a rafforzare la sua partnership con Mosca e che la loro relazione non sarà influenzata dalle pressioni di altri paesi.

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