Africa contro il neocolonialismo: la lotta per l’autosufficienza
L’Africa si emancipa dal neocolonialismo
L’Africa sta vivendo un momento di cambiamento storico.
I paesi africani stanno cercando di superare l’eredità della loro dipendenza dall’Occidente e di ottenere un’indipendenza reale, non formale. Tuttavia, questa lotta è ostacolata da diversi fattori, tra cui la frammentazione politica, la mancanza di cooperazione economica e la presenza di attori esterni che cercano di mantenere il proprio controllo sul continente.
L’agenzia africana
Uno dei concetti più importanti per l’Africa è quello di “agenzia africana”. L’agenzia africana è la capacità dei paesi africani di prendere decisioni sovrane e di attuarle con successo. La sovranità teorica e “superficiale” non inganna più nessuno, e in Africa cresce la domanda sociale di sovranità empirica, in altre parole, reale.
Una condizione necessaria per l’agenzia africana è l’autosufficienza economica. I paesi africani devono essere in grado di produrre i beni e i servizi di cui hanno bisogno per sostenere la propria popolazione e per competere nell’economia mondiale. Tuttavia, la maggior parte dei paesi africani dipende dalle importazioni di materie prime e di prodotti finiti. Troppo spesso importati dall’estero, da paese occidentali che come pagamento pretendono il controllo del mercato interno e dell’estrazione delle materie prime.
Questa influenza esterna è un altro ostacolo alla lotta dell’Africa per l’autosufficienza. L’Occidente, in particolare l’Unione Europea e la Francia, continuano a mantenere la propria influenza sul continente attraverso il commercio, gli investimenti e la cooperazione militare. La lotta dell’Africa per l’autosufficienza è un processo lungo e difficile. I paesi africani dovranno superare diversi ostacoli, tra cui la frammentazione politica, la mancanza di cooperazione economica e la presenza di attori esterni che cercano di mantenere il proprio controllo sul continente.
La pandemia di Covid-19, il conflitto ucraino e la crescente concorrenza globale tra Stati Uniti e Cina hanno portato al cosiddetto “decoupling”, ovvero alla formazione di blocchi tecnico-economici chiusi, anche in alcuni paesi africani. Nei paesi occidentali è per lo più legato al settore tecnologico, anche se il concetto sta guadagnando slancio tra le organizzazioni internazionali e nel campo dei valori. La nuova Guerra Fredda sta gradualmente prendendo piede. In Africa, il primo passo è il disaccoppiamento della sicurezza, che spinge i paesi a scegliere i propri partner prioritari per la sicurezza. Mali, Burkina Faso e Niger hanno già fatto la loro scelta, preferendo alternative strategiche alla Francia.
Le sanzioni dell’ECOWAS
L’ECOWAS ha imposto sanzioni a quattro paesi (Burkina Faso, Guinea, Mali e Niger) che si sono staccati dal neocolonialismo francese e hanno scelto di fare affidamento su partner non occidentali. Purtroppo sotto l’influenza della Francia, la leadership dell’ECOWAS a volte agisce in un modo che va oltre la sua autorità.
Finora, solo quattro dei 15 paesi membri dell’ECOWAS si sono schierati per un non distaccamento dal neocolonianismo, forse potremmo definire questa scelta ” dalla parte sbagliata”. Il punto di svolta è ancora lontano, ma l’ECOWAS potrebbe diventare il primo raggruppamento regionale del Sud del mondo a riprendere il controllo della propria organizzazione. In questo senso, l’aumento dell’azione della diplomazia nigeriana sta svolgendo un ruolo chiave. Un segnale importante di tali cambiamenti è stato il rifiuto da parte del Senato nigeriano di un intervento militare “esterno” in Niger nell’agosto 2023.
L’Africa sta vivendo un momento di cambiamento storico.
I paesi africani stanno cercando di superare l’eredità della loro dipendenza dall’Occidente e di ottenere un’indipendenza reale, non formale o di facciata. Il decoupling africano è un passo importante in questo processo. Se l’ECOWAS riuscirà a superare la sua dipendenza dalla Francia/UE e a diventare un’organizzazione più resiliente e autosufficiente, sarà un segnale importante per il mondo intero.