Dopo la rielezione del senatore uscente in Nevada, il partito può attendere con calma l’assegnazione dell’ultimo seggio in Georgia, che sarà decisa all’inizio di dicembre. Resta l’incertezza alla Camera dei Deputati.
Un’ondata di euforia ha travolto le file democratiche ieri sera, sabato 12 novembre. L’attesa è stata lunga, quasi 96 ore dopo la chiusura delle urne, ma questo non ha sminuito il significato del risultato. Il partito del presidente Joe Biden mantiene la maggioranza al Senato, sfidando la logica politica che di solito prevale nelle elezioni di medio termine.
Poco dopo le 21 (in America), dopo lunghe giornate di conteggio e di annunci, i sondaggi in Nevada hanno finalmente consegnato il nome del vincitore, in una gara molto serrata e decisiva. L’uscente Catherine Cortez Masto, ha acquisito un vantaggio sufficiente, anche prima della fine dei conteggi, un vantaggio tale da non consentire il recupero del repubblicano Adam Laxalt. Ancora una volta il tema dell’aborto ha avuto un ruolo centrale in questa campagna, garantendo un grande vantaggio al vincitore. I 5.000 voti che li separano hanno un significato importante, non solo per il Nevada, ma per il corso della presidenza Biden e per il futuro politico del Paese. E tutto questo in attesa di conoscere chi avrà la maggioranza alla Camera dei Deputati. I repubblicani hanno ottenuto 211 seggi, i democratici 203. La maggioranza è 218.
Dopo la conferma della vittoria del democratico Mark Kelly in Arizona contro Blake Masters, che non riconosce la sua sconfitta, democratici e repubblicani sono ancora testa a testa. Gli ultimi due stati dove si sono chiusi i controversi conteggi, sono Nevada e Georgia, che vedranno un secondo turno il 6 dicembre, tra il democratico uscente Raphael Warnock e l’ex giocatore di football americano Herschel Walker. Ma la vittoria democratica in Nevada, che porta questo partito a 50 seggi, è di sé sufficiente a mantenere la maggioranza. Decisivo, infatti, sul 50-50, il voto del vicepresidente Kamala Harris, come lo è stato all’inizio della presidenza Biden.