Riaperto in Vaticano il caso Di Emanuela Orlandi, nuove prove non lasciano dubbi
Emanuela Orlandi è una giovane studentessa scomparsa nel 1983 a Roma. La sua scomparsa è rimasta un mistero per decenni e non è mai stata risolta.
La famiglia Orlandi ha continuato a cercare risposte e indagare sulla scomparsa di Emanuela, ma finora non ci sono state scoperte significative. Nel corso degli anni, sono state avanzate diverse teorie su ciò che potrebbe essere accaduto a Emanuela, tra cui il rapimento da parte di una organizzazione criminale, il coinvolgimento in uno scandalo politico e religioso e persino un legame con la morte di Papa Giovanni Paolo I. Tuttavia, nessuna di queste teorie è stata confermata. La scomparsa di Emanuela Orlandi rimane uno dei casi irrisolti più noti in Italia.
Non è noto chi sia coinvolto nella scomparsa di Emanuela Orlandi. Nel corso degli anni, sono state avanzate diverse teorie e sospetti, ma non ci sono prove concrete per accusare qualcuno.
Ci sono state alcune teorie che suggeriscono un legame tra la scomparsa di Emanuela Orlandi e l’Istituto per le Opere di Religione (IOR), noto anche come la Banca Vaticana. Alcune di queste teorie suggeriscono che Emanuela potrebbe essere stata rapita per ottenere informazioni su presunti scandali finanziari legati alla banca.
Nel 2012, la famiglia Orlandi ha presentato un’istanza al Tribunale di Roma per aprire un’indagine su un presunto legame tra la scomparsa di Emanuela e una serie di transazioni finanziarie effettuate dalla Banca Vaticana. Tuttavia, non ci sono state prove concrete per supportare questa teoria e l’indagine non ha portato a nessuna scoperta significativa.
Inoltre, nel 2019 la famiglia Orlandi ha chiesto alla Santa Sede di aprire una tomba all’interno del cimitero vaticano, dove si pensa possa essere sepolto il corpo di Emanuela. Tuttavia, la Santa Sede ha negato l’accesso, sostenendo che la tomba non aveva nulla a che fare con la scomparsa di Emanuela.
La legale della famiglia, Laura Sgrò, comunica di essere in possesso di alcune chat tra due ex alti collaboratori di papa Francesco in cui si parla proprio di Emanuela, le consegnerà “personalmente” al promotore di giustizia vaticano Alessandro Diddi.
“Questi Whatsapp tra due persone molto vicine a papa Francesco sono del 2014. Parlano di Emanuela, di documenti di Emanuela, ne parlano come fosse una cosa grave come se il problema fosse cogente, da risolvere in quel momento, parlano di georadar, di come pagare i tombaroli. Fanno riferimento anche al cardinale Abril e a un inventario da preparare”, dice il fratello Pietro Orlandi .
Il cerchio si stringe però anche attorno a Francesca Chaouqui, nel 2013 nominata a sorpresa con un incarico di pubbliche relazioni in Vaticano, poi finita a processo per furto di documenti e infine condannata con pena sospesa.
Anche Ali Ağca, il un turco condannato per l’attentato del 1981 contro il Papa Giovanni Paolo II, parla di nuove prove che hanno obbligato il Vaticano a riaprire il caso.
“Il vaticano ha fatto una mossa doverosa, riaprendo il caso di Emanuela Orlandi. Da 40 anni il Vaticano subisce una gravissima campagna di calunnia, accusato di aver stuprato e ucciso Emanuela. Invece Emanuela non ha mai subito nessuna violenza e fu trattata sempre umanamente. Io Ali Agca sono disposto a fare delle rivelazioni con delle prove documentali indiscutibili sia davanti la magistratura vaticana sia davanti una eventuale commissione di inchiesta del parlamento italiano” Queste le parole di Ali Agca, in un’intervista sul caso di Emanuela Orlandi.
L’attentatore che sparò a Papa Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro, continua parlando di società segrete collegate a casi di pedofilia e tratta delle donne. L’ex esponente dei “Lupi Grigi”, parla anche del coinvolgimento della Cia facendo molta confusione, unendo in modo indiscriminato, criminalità e potere.
“…sono gli stessi centri dei poteri diabolici internazionali che nascondono verità orribili sui covi della pedofilia (…). Speriamo, dunque, che Emanuela Orlandi possa ritornare alla sua famiglia in questo anno”
Poi parla di politica internazionale anche qui facendo molta confusione
“Il Vaticano rimane l’unico ultimo baluardo istituzionale mondiale nella difesa della vita e della dignità dell’umanità intera. L’Europa occidentale rimane il perno della democrazia contro la barbarie della Cina, gli errori della Russia e la tirannia dell’impero americano. E’ quindi sotto la guida spirituale morale del Vaticano che l’Europa deve diventare una potenza internazionale indipendente” per poi passare al nuovo ordine mondiale del potere, “per edificare un nuovo ordine mondiale all’insegna del Vangelo, della pace, della prosperità e della libertà, dell’eguaglianza e della fratellanza tra tutti i popoli del mondo”.
Verità, fantasie o farneticazioni di chi ormai fuori dai riflettori vuole ritrovare la luce della ribalta? questo forse potremo scoprirlo solo tra molti anni… ma solo “forse”.