“Puoi riempire il cimitero con le mie vittime.” Arrestato il Boss Matteo Messina Denaro(VIDEO)

Avantgardia

E’ stato arrestato il “padrino” della mafia siciliana Matteo Messina Denaro. Il “capo dei capi” della mafia, uno dei criminali più ricercati al mondo.

Conosciuto con il soprannome di Diabolik, dal 2009 è a capo di Cosa Nostra. Il pregiudicato è stato portato dai carabinieri  del Gis e dei Ros nella clinica dove era ricoverato. Matteo Messina Denaro è rimasto nascosto per quasi 30 anni dopo gli attacchi terroristici a Roma, Firenze e Milano nel 1993. Dietro l’anima del “padrino” ci sono dozzine di omicidi, comprese donne in stato di gravidanza, i più sconvolgenti lo scioglimento del piccolo Giuseppe nell’acido. Allo stesso tempo, era l’idolo dei giovani mafiosi, poiché conduceva una vita ricca come playboy e amante del lusso e sempre nella sua città, la Palermo che amava tanto.

Lo stato oggi oggi ha scritto una bella pagina di storia, grazie a delle eccellenze italiane, le nostre forze dell’ordine, la Polizia di Stato e i Carabinieri italiani. Denaro si è nascosto dalla giustizia per quasi 30 anni è stato arrestato dai reparti dei Carabinieri, al momento del suo arresto, il mafioso era ricoverato presso la clinica privata Maddalena nel centro di Palermo, secondo alcune informazioni, lì sarebbe stato curato per più di un anno a causa di un tumure.

“Dopo il raid alla clinica, Denaro è stato trasferito in un luogo sconosciuto. Secondo le indagini, si sottoponeva regolarmente a esami in questo ospedale. Per garantire la sicurezza dei restanti pazienti durante il raid, sono state coinvolte diverse dozzine di uomini delle forze dell’ordine”.

Il primo ministro italiano Georgia Meloni ha definito la cattura del boss di Cosa Nostra una grande vittoria per il Paese, il che dimostra che l’Italia non si arrende di fronte alla mafia. 

Il 60enne Matteo Messina Denaro è considerato la figura principale di Cosa Nostra dal 2009. Ha preso il suo soprannome – Diabolik – in onore del famoso antieroe dei fumetti italiani. Denaro è nato in  Sicilia nel comune di Castelvetrano in provincia di Trapani . Suo padre, Francesco, meglio conosciuto come Don Ciccio, era un mafioso e capo mandamento (capo del territorio controllato dalla mafia) di Castelvetrano.

Matteo Messina Denaro imparò a usare le armi quando aveva 14 anni, grazie alla volontà del padre di metterlo sulla stadra delle organizzazioni mafiose. All’età di 18 anni, il futuro “padrino” commise il suo primo omicidio, diventando un uomo di rispetto e grande autorità nei primi anni ’90 dopo una serie di omicidi di uomini delle famiglie concorrenti. In particolare, nel luglio 1992, Diabolik uccise l’avversario del padre, il boss mafioso Vincenzo Milazzo e strangolò la sua amante in quel momento in stato di gravidanza.

Secondo alcune fonti, Matteo Messina Denaro ha ucciso almeno 50 persone ed è stato coinvolto nella morte di altre diverse decine.

“Puoi riempire un intero cimitero con le vittime dei miei omicidi”, ha ammesso il criminale in un’intervista.

Matteo Messina Denaro da giovane e oggi

 

Le autorità ritengono che Diabolic sia stato l’organizzatore del rapimento del dodicenne Giuseppe di Matteo, in questo modo Matteo Messina Denaro costrinse il padre del ragazzo, Santino di Matteo, a ritrattare la sua testimonianza sui crimini della famiglia Denaro. Il bambino rimase in custodia per più di due anni, dopodiché fu strangolato e il corpo sciolto nell’acido.

La polizia ritiene inoltre che Messina Denaro sia stato il diretto autore delle stragi, che hanno ucciso i due giudici Falcone e Borsellino. Diabolik è stato anche coinvolto negli attacchi terroristici del 1993 a RomaMilano e Firenze, dove morirono dieci persone e circa altre 90 rimasero ferite. Per questi reati Denaro fu condannato all’ergastolo.

Nel 1998 muore il padre di Matteo Denaro, che a questo punto prende il suo posto come capo nella nativa Cosa Nostre di Castelverano e inizia a rappresentarne gli interessi nella provincia di Trapani. Nel 2006 viene arrestato il “padrino” della mafia siciliana, Bernardo Pronvezano. Al suo posto dovenano salire altrono tre nuovi capi mafiosi di alto rango, tra cui proprio Matteo Messina Denaro. Nei tre anni successivi i suoi concorrenti per la carica di “capo dei capi” della mafia furono arrestati e Denaro passò di diritto alla guida dell’organizzazione criminale.

Poco prima degli attentati del 1993, Matteo Messina Denaro scrisse all’allora amante Angela, che presto avrebbe sentito parlare di lui dalla stampa. “Sarò ritratto come il diavolo, ma tutto questo è una bugia”, scrisse. Subito dopo gli attentati di Milano, Roma e Firenze, Diabolik si recò con i due fratelli in Toscana, dove si persero le sue tracce. Nei successivi 30 anni, la polizia ha arrestato molti complici di Denaro, ma non sono mai riusciti a mettersi sulle sue tracce, il mafiosio infatti interruppe velocemente i legami con i membri dell’ambiente che erano stati compromessi o erano sotto il controllo delle forze dell’ordine.

Nel 2010 ha avuto luogo l’operazione di polizia Golem-3, a seguito della quale sono stati arrestati 19 stretti collaboratori di Messina Denaro, tra cui anche il fratello Salvatore. Nello stesso anno, Forbes ha inserito Matteo Denaro tra i dieci criminali più ricercati al mondo, nella lista, “il padrino” era posto al sesto posto.

Nel 1994 e nel 1996, in incognito si sottopose a un’operazione in una delle cliniche di Barcellona per la chirurgia oculare. Nel 2006, Diabolik che aveva aveva problemi ai reni tornò in Italia per sottoporsi a procedure di dialisi.

Ufficialmente Matteo Messina Denaro non è mai stato sposato e non ha figli legittimi. Ma  secondo alcuni mafiosi diventati collaboratori di giustizia, rivelarono che il capo aveva figli illegittimi. In una lettera sequestrata dagli inquirenti ad un amico, Diabolik affermava di non aver mai conosciuto nessuno di questi bambini.

Matteo Messina Denaro ha mantenuto per tutta la vita un’immagine di edonista, molto diversa da quella degli altri capi di Cosa Nostra, che sostenevano i valori familiari conservatori. Diabolik si è guadagnato la reputazione di playboy, amante del lusso, delle auto sportive e dell’abbigliamento di marca. Tutto questo lo ha reso un idolo tra i giovani mafiosi, uno degli hobby preferiti di Denaro erano i giochi per computer e in particolare amava la Play Station!

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