Papa Francesco: dieci anni di pontificato tra novità e sfide
Papa Francesco, il pastore che non si ferma mai, ha dovuto rallentare il suo ritmo frenetico a causa di un’infezione respiratoria che lo ha colpito nei giorni scorsi. Mercoledì 29 marzo, dopo aver tenuto l’udienza generale in piazza San Pietro, il Pontefice ha accusato un malore ed è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per dei controlli medici.
Gli esami hanno escluso una polmonite e un’infezione da Covid-19, ma hanno confermato la presenza di un’infezione respiratoria che richiede una terapia adeguata. Papa Francesco ha trascorso la notte nell’appartamento al decimo piano del Gemelli, lo stesso dove soggiornò Giovanni Paolo II durante i suoi ricoveri. Il Santo Padre ha ringraziato i tanti fedeli che gli hanno inviato messaggi di vicinanza e preghiera e ha assicurato che le sue condizioni non sono gravi. Tuttavia, per precauzione, rimarrà alcuni giorni in ospedale sotto osservazione. Questo significa che tutti i suoi impegni sono stati annullati, compresa la celebrazione della Messa Crismale di giovedì santo.
Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires da genitori emigrati piemontesi, è il primo papa proveniente dal continente americano e il primo gesuita a salire sul soglio di Pietro. Dopo essersi diplomato come tecnico chimico, entrò nel seminario diocesano e poi nel noviziato della Compagnia di Gesù. Si laureò in filosofia e teologia e fu ordinato sacerdote il 13 dicembre 1969. Fu maestro di novizi, professore, rettore del collegio San Giuseppe e provinciale dei gesuiti dell’Argentina. Il 20 maggio 1992 fu nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires da Giovanni Paolo II e consacrato il 27 giugno dal cardinale Antonio Quarracino. Il 3 giugno 1997 divenne arcivescovo coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 gli succedette alla guida dell’arcidiocesi. Il 21 febbraio 2001 fu creato cardinale dallo stesso Giovanni Paolo II con il titolo di San Roberto Bellarmino. Come arcivescovo e cardinale si distinse per la sua vicinanza al popolo, soprattutto ai poveri e ai sofferenti, per la sua semplicità di vita e per le sue prese di posizione coraggiose su temi sociali ed etici. Fu anche presidente della Conferenza episcopale argentina dal 2005 al 2011.
Il 13 marzo 2013 fu eletto papa al quinto scrutinio del conclave successivo alla rinuncia di Benedetto XVI. Scelse il nome Francesco in onore del santo di Assisi, simbolo di povertà, umiltà e pace. Il suo stemma papale riprende quello arcivescovile con il monogramma IHS dei gesuiti, la stella di Maria e il fiore di nardo di Giuseppe. Il suo motto è Miserando atque eligendo (Ammirando ed eleggendo), tratto dalle Omelie di san Beda il Venerabile. il suo anello del pescatore raffigura san Pietro con le chiavi nella mano destra e una stella nella sinistra.
La sua messa inaugurale del ministero petrino si tenne il 19 marzo 2013, solennità di san Giuseppe, patrono della Chiesa universale. In quell’occasione, il Papa invitò i fedeli a custodire con amore la creazione, ogni persona e soprattutto i più poveri. Il 7 aprile successivo prese possesso della cattedra romana nella basilica di San Giovanni in Laterano.
Il pontificato di Francesco è stato caratterizzato da numerose iniziative e riforme per coinvolgere tutti i cristiani in un nuovo slancio missionario con l’obiettivo di portare l’amore di Gesù a tutta l’umanità. Tra queste, si possono ricordare: la riforma della Curia romana, con la creazione del Consiglio dei cardinali e della Segreteria per l’economia; la riforma dello IOR e del Codice penale vaticano; la riforma della pena di morte nel catechismo; l’impegno per la pace in Siria e in altre zone di conflitto; la tutela dell’ambiente, con l’enciclica Laudato si’; la lotta alla pedofilia e ai comportamenti sessuali inappropriati nel clero; i numerosi viaggi apostolici in tutto il mondo, con particolare attenzione alle periferie geografiche ed esistenziali; i concistori per la creazione di nuovi cardinali provenienti da diverse nazioni e culture; le beatificazioni e le canonizzazioni di santi e sante che hanno testimoniato il Vangelo con la loro vita; i documenti e le opere del pontificato, tra cui le encicliche Lumen fidei e Fratelli tutti, le esortazioni apostoliche Evangelii gaudium, Amoris laetitia e Gaudete et exsultate, i motu proprio come Aperuit illis e Spiritus Domini; il Giubileo straordinario della misericordia; le relazioni con le altre comunità religiose, come dimostrato dal viaggio ad Abu Dhabi e dalla firma del Documento sulla fraternità umana.
Papa Francesco ha compiuto dieci anni di pontificato il 13 marzo 2023. In questi anni ha mostrato al mondo il volto di una Chiesa vicina alle persone, capace di ascoltare le loro gioie e le loro sofferenze, di dialogare con le diverse culture e religioni, di annunciare con gioia il Vangelo della salvezza. Papa Francesco è un dono per la Chiesa e per l’umanità intera.
In bocca al lupo mitico Gesuita, affinché tu possa continuare il servizio alla Chiesa e al mondo con la fedeltà, il coraggio e l’umiltà che ti contraddistinguono!