A Valencia è la fine di un’era. Bagnaia vince l’ultima gara della stagione, davanti a Martin e Miller. Ma tutti gli occhi erano puntati su Rossi, che chiude al 10° posto e saluta il Motomondiale, ma è un dettaglio. Ala termine è partita la festa di Valentino, che si ritira dopo 26 anni di carriera e nove titoli vinti, ma soprattutto lasciando l’immagine di un personaggio unico
Francesco Bagnaia ha vinto la gara di Valencia della MotoGP. Tripletta Ducati con il secondo posto di Jorge Martin ed il terzo di Jack Miller.
Valentino Rossi ha chiuso al decimo posto l’ultima gara della carriera nel motomondiale.
L’icona del motociclismo scende di sella. E’ l’immagine che lo stesso Valentino ha tratteggiato alcuni giorni fa per il suo addio alle corse nella ultima conferenza stampa della carriera a Valencia.
“La cosa più bella per me in tanti anni di motociclismo è esser diventato un’icona – dice -. In queste stagioni in cui sono sceso in pista, tanta gente grazie a me si è interessata a questo sport, facendolo diventare più famoso e seguito. Tra noi piloti si parla della gara, ma essere stato un’icona è quel che mi resta di più bello”.
Ora il momento dell’addio alle corse, annunciato mesi fa, è arrivato ed è ormai anche stato abbastanza digerito dal pluricampione del mondo che vivrà un weekend in sella diverso da tutti gli altri. Il suo sogno era “diventare campione del mondo della MotoGP e l’ho realizzato” dice e sul rammarico di aver mancato l’assalto al decimo titolo mondiale aggiunge: “Sarebbe stato importante vincerlo, sarebbe stato come chiudere il cerchio, ma è andata così. Non mi lamento, ho fatto una carriera molto lunga, già lottare per la vittoria è sempre un enorme divertimento”.
Il campione di Tavullia ammette anche di aver preso male la decisione di lasciare le corse, una sofferenza ormai alle spalle. “Il momento più brutto? E’ stato quando ho deciso di smettere. Verso giugno è stata dura, se fossi stato più competitivo avrei anche continuato invece ho dovuto smettere. Ora mi sento abbastanza bene, anche se sto provando sensazioni particolari”.
“Da lunedì sarà tutto diverso, la mia vita sarà completamente differente – aggiunge – sto cercando di non pensarci. Proverò solo a divertirmi questo weekend. E poi? Continuerò come pilota di auto, cercherò di divertirmi”.
Intanto con il tempo di 1’31″082 Joan Mir è stato il più veloce nel warm up del Gran premio di Valencia, classe MotoGP. Lo spagnolo della Suzuki ha preceduto Nakagami (Honda) ed il compagno di scuderia Rins. Quarto tempo per Francesco Bagnaia, con un ritardo di 271 millesimi. Il detentore della pole, Jorge Martin, anche lui su Ducati, si è piazzato al nono posto, preceduto da Zarco, Bastianini, Quartararo e Binder. Valentino Rossi ha chiuso in sedicesima posizione.
I nove piloti del motomondiale nati e cresciuti nella Riders Academy di Valentino Rossi hanno voluto omaggiare il loro ‘maestro’ e nelle gare di Valencia corrono ciascuno con un casco speciale, di quelli che hanno contribuito a fare la storia del n.46 ed indossati nel corso della sua lunga carriera. “E’ stata una bella sorpresa, davvero non me lo aspettavo – ha commentato Rossi a Sky – Il più bel regalo che potessero farmi”.
Anche la Honda Racing Corporation, braccio sportivo del marchio giapponese, si unisce ai saluti per Valentino Rossi. Honda manda al campione di Tavullia “i suoi più sinceri ringraziamenti”, augurandogli “tutto il meglio per la prossima fase della sua vita”. E in una nota ricorda che “insieme alla Honda HRC, Rossi ha vinto tre campionati del mondo consecutivi della classe regina dal 2001 al 2003, vincendo 31 delle 48 gare disputate in questo periodo”, in sella prima alla iconica NSR500 due tempi e poi con l’introduzione, nel 2002, del motore 1000 cc quattro tempi, sulla RC211V.
Dopo aver lasciato la Honda (alla fine di un rapporto non privo di polemiche e incomprensioni, ndr), Valentino “ha continuato ad essere un feroce concorrente e rivale. Il suo livello di competitività ha continuato a spingere Honda HRC e i suoi piloti a dare il meglio di sé in pista”. Il che non impedì a Rossi di vincere, ma con la Yamaha, anche i mondiali 2004 e 2005. Ora che la sua carriera si sta per chiudere Honda “gli augura tutto il meglio per iniziare una nuova fase della sua vita lontano dal circuito”.