Morta Assunta “Pupetta” Maresca, la prima donna boss della Camorra napoletana

Avantgardia

Donna bellissima, vincitrice di un concorso di bellezza a Torre Annunziata, una vita al limite, iniziata dopo aver ucciso il mandante dell’omicidio di suo marito Pasquale Simonetti.

Pupetta, incinta di sei mesi, insieme a suo fratello Ciro (allora quattordicenne), in pieno giorno entra in un bar e scarica l’intero caricatore di una Smith&Wesson contro Antonio Esposito, mandante dell’omicidio di suo marito Pasquale Simonetti detto “Pascalone”. Proprio dopo questo avvenimento nasce la nuova Pupetta Maresca. Nel 1959 inizia il primo processo mediatico legato alla Camorra napoletana, tutte le principali testate d’informazione al mondo cercano di dare visibilità all’avvenimento, i microfoni entrano in aula e danno voce alla principale accusata, Pupetta.

Nel processo per omicidio del 1959, e nonostante le autorità sospettassero che Assunta avesse almeno un complice, la donna napoletana riuscì a nascondere la verità, dichiarando di essere lei l’unica autrice del delitto: “L’ho ucciso solo io. E l’ho farei ancora e ancora e di nuovo, di nuovo!”.

La Maresca partorì mentre era in prigione e rivide quel figlio solo 14 anni dopo, quando fu graziata e rilasciata

Di nuovo libera, rimase legata alla Camorra, sfidando più volte l’allora Boss incontrastato Raffaele Cutolo. Fece l’imprenditrice guidando due grosse catene di abbigliamento e persino l’attrice, partecipando al film Delitto a Posillipo del 1967, ispirato alla sua vita. Sotto la regia di Renato Parravicini, Pupetta Maresca canta in carcere una canzone scritta da lei.

Dopo alcuni anni anche il figlio Pasqualino avuto mentre era in carcere, scompare in circostanze misteriose. I sospetti dell’eventuale omicidio cadono sull’allora fidanzato di Pupetta, Umberto Ammaturo, con il quale la Maresca aveva da poco avuto due figli gemelli. La Maresca dichiarò in un’intervista, di aver fatto pressioni più volte sul compagno affinché rivelasse l’accaduto, senza successo. Ammaturo fu assolto e Pupetta intervistata subito dopo la sentenza disse, “Ho sempre pensato che Pasqualino dava fastidio a Umberto, era troppo simile a suo padre”. Aggiungendo che, se Umberto Ammaturo le avesse confessato l’omicidio, ” lo avrei ucciso senza esitare”. Davanti a tutte quelle negazioni, scelse di rimanere al fianco di Ammaturo, per proteggere se stessa e i suoi figli, allora minorenni.

Pupetta Maresca sarebbe stata sospettata di molti omicidi, legati ai contrasti tra famiglie camorriste, solo per due omicidi fu arrestata e fece quattro anni di carcere per poi essere assolta in entrambi i casi.

Un infarto ha ucciso Assunta “Pupetta” Maresca Giovedì 30 Dicembre 2021.

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