La FIBROMIALGIA e il fondamentale ruolo degli ENZIMI
E’ una patologia a genesi plurifattoriale, caratterizzata da dolore muscolare diffuso, stanchezza cronica, sonno non
ristoratore accompagnato da frequenti risvegli. Rappresenta una delle cause più comuni di dolore cronico diffuso, purtroppo sottostimata e diagnosticata con difficoltà.
La causa esatta non è nota. I fattori che potrebbero scatenare la condizione includono:
- Genetica; Alcune mutazioni genetiche sono responsabili di questa condizione
- Infezione; Le infezioni precedenti possono scatenare la fibromialgia e peggiorare i sintomi
- Traumi fisici o emotivi; Le persone con traumi fisici o emotivi possono sviluppare questa condizione
- Stress; Lo stress lascia il suo effetto per molto tempo; anche questo può essere un fattore scatenante
I fattori di rischio includono:
- Sesso – La fibromialgia è più comune nelle donne
- Storia famigliare
- Altre condizioni mediche come l’artrosi, l’artrite reumatoide o il lupus.
E’ una sindrome attualmente considerata reumatica idiopatica e multifattoriale che causa un aumento della tensione muscolare, specie durante l’utilizzo degli stessi muscoli, ed è caratterizzata da dolore muscolare e ai tessuti fibrosi (tendini e legamenti) di tipo cronico – diffuso, fluttuante e migrante – associato a rigidità, astenia (calo di forza con affaticabilità), disturbi cognitivi, insonnia o disturbi del sonno, alterazioni della sensibilità agli stimoli. In chi ne è affetto può riscontrarsi un calo dei livelli di serotonina, con possibili disturbi d’ansia e depressivi in parte dei pazienti.
La sua diagnosi e le sue caratteristiche cliniche sono state a lungo controverse e tuttora la sua eziopatogenesi non è nota. Non si tratta di un disturbo psichico, anche se lo stress psicofisico e l’ansia possono incidere su di essa, e tuttora alcuni specialisti la vedono come un insieme variegato di sintomi spesso trattati come psicologici, in quanto parzialmente simili agli effetti fisici del disturbo depressivo.
La sindrome è stata variabilmente ricondotta all’attività lavorativa svolta dal soggetto debilitato, ad una familiarità genetica, a reazioni allergiche o ad un coinvolgimento del sistema immunitario, che abbiano causato un tilt dei maggiori recettori neurologici. Un’altra ipotesi è che si tratti di una malattia muscolare e sistemica di tipo metabolico-mitocondriale o canalopatico o neuropatia non identificata. La reale eziologia è sconosciuta, ed è oggi considerata perciò una sindrome reumatica non tipica.
Sono assenti evidenti segni di alterazioni ematiche, neurologiche e radiografiche; non ci sono aspetti istopatologici sicuri (danni sui tessuti evidenziabili con esami al microscopio) caratteristici. Gli indici di infiammazione corporea risultano nella norma. La fibromialgia viene diagnosticata per esclusione di altre patologie (diagnosi differenziale) e successiva palpazione dei tender points, sebbene sia il quadro sintomatologico complessivo del paziente a guidare verso la diagnosi.
Prevalentemente interessati dal dolore sono: tutti i distretti della colonna vertebrale, le spalle, il cingolo pelvico, braccia, polsi, cosce. Al dolore cronico, che si presenta spesso a intervalli, si associano diversi sintomi, soprattutto disturbi cognitivi, complessivamente identificati con il termine fibro fog, disturbi dell’umore e del sonno, nonché astenia, ovvero affaticamento cronico, ma senza diminuzione fisica della forza muscolare sotto sforzo (ipostenia), se non transitoria o dovuta a dolore. La non-risposta ai comuni antidolorifici, nonché il carattere “migrante” dei dolori, sono peculiari della fibromialgia.
Un ruolo importante nel combattere e alleviare i sintomi lo svolgono gli ENZIMI, ma cosa sono gli ENZIMI? e quale importante ruolo svolgono nel nostro organismo?
Partiamo dalla Biochimica che definisce ENZIMA un catalizzatore dei processi biologici. La maggioranza degli enzimi è costituita da proteine globulari idrosolubili. Una piccola minoranza di enzimi è costituita invece da particolari molecole di RNA, chiamate ribozimi (o enzimi a RNA). ll processo di catalisi indotto da un enzima (come da un qualsiasi altro catalizzatore positivo) consiste in un aumento della velocità di reazione e quindi in un più rapido raggiungimento dello stato di equilibrio termodinamico. Gli enzimi sono in pratica quegli elementi che favoriscono il lavoro delle nostre cellule, regolando i loro processi in modo spontaneo. Il nostro metabolismo è di fatto regolato dal lavoro che i nostri enzimi fanno all’interno delle cellule.
Alcuni studi hanno constatato che l’apporto corretto di integratori biodinamici e una vita sana, aiuta a migliorare la qualità della vita stessa. “La trasformazione dell’energia è la primaria funzione degli esseri viventi” questa è la frase spesso usata dall’ing. Pasquale Ferorelli che ha dedicato la sua vita allo studio degli enzimi e alla produzioni di integratori biodinamici in grado di contrastare i pericoli generati dallo stress quotidiano.
Una ricerca tutta italiana quella della Citozeatec azienda di Ferorelli, che si afferma ulteriormente nei paesi del nord Europa, azienda italiana legata alla nascita e allo sviluppo della Nutraceutica Biodinamica. Uno studio importante alla cui base principale c’è lo sviluppo di biotecnologie industriali a conversione enzimatica sequenziale, studiate dai ricercatori Citozeatec ,per sviluppare Integratori Alimentari Biodinamici (IAB) in grado di favorire i metabolismi bioenergetici intracellulari e “lavorare” sugli enzimi, fornendo all’organismo componenti utili alla ricostruzione e rigenerazione delle cellule stressate da un lavoro non corretto.
La Biochimica oggi è protagonista indiscussa del corretto funzionamento del nostro organismo, in grado di rendere l’essere vivente una “macchina perfetta”. Valutazioni interessanti sono state fatte in ambito di Ricerca, perché la Medicina molecolare e la Biochimica, insieme all’indagine genetica, stanno incontrando crescente successo nello spiegare realtà patologiche complesse derivati da “stressors”, sia ambientali che alimentari, che incombono quotidianamente sull’organismo, provocando processi allostatici che si perpetuano nel tempo e determinando in tal modo l’insorgenza di problemi più o meno gravi.
Osservando il ruolo degli enzimi e conoscendone a fondo l’attività, possiamo chiaramente entrare nella consapevolezza che ciò che noi chiamiamo “problema”, altro non è che un “disordine enzimatico”, causante uno scompenso energetico che è necessario riorganizzare affinché gli enzimi possano rigenerare i componenti che la cellula ha perso. Uno dei prodotti della Citozeatec che favorisce questa funzione è l’integratore biodinamico Citozym, che detossifica, fornisce la giusta rotazione alla catena dei nutrienti e amminoacidi, codifica le proteine per il ripiegamento delle immunoglobuline e media i processi di riconoscimento cellula-cellula. Citozym, grazie alla sua memoria fornisce, inoltre, un patrimonio biochimico necessario alle proteine di controllo delle proteine che non sono in grado di reagire con la proteina ubiquitina. Nell’evento catalitico, gli enzimi danno a Citozym e a tutti i prodotti della linea Citozeatec l’informazione biologica delle proteine, dette enzimi, tramutandolo in una sostanza energetica (esoergonica) munita di informazione a cascata degli enzimi da impiegare nelle conversioni catalitiche delle cellule.
Questo permette a Citozym di far collidere immediatamente le eventuali tossine in circolazione, opsonizzare i corpi estranei compresi gli antigeni e trasportarli verso i siti di eliminazione. Le proprietà peculiari di Citozym sono altresì quelle di stimolare le difese immunitarie, attivando i meccanismi di eliminazione attraverso gli enzimi lisosomi, perossisomi, macrofagi ecc. Per tale motivo, durante l’assunzione del prodotto potrebbe verificarsi un aumento del meteorismo dovuto alla conversione delle tossine in stato gassoso ed acqua. In alcuni casi si può assistere a scariche diarroiche (senza per questo provocare disidratazione dei tessuti) che scompaiono dopo alcuni giorni con l’abbassamento della quantità delle tossine.
L’utilizzo di integratori biodinamici e una corretta alimentazione, possono diventare l’elisir per una sana e lunga vita.