A Carnevale ogni “dolce” vale!
Il Carnevale in Lombardia non è solo divertimento, carri e maschere, ma anche “dolci della tradizione lombarda”. Sarà una gioia prepararli, ma anche gustarli. Le ricette.
Quello lombardo è un Carnevale all’insegna di maschere e soprattutto dolci, in assoluto i preferiti dai bambini ed anche dai grandi.
Dal nome originale lombardo, le Chiacchiere sono il dolce più diffuso nella regione. Quelle milanesi non vengono fritte ma cotte al forno come si faceva in passato.
INGREDIENTI
PER CIRCA 25-30 CHIACCHIERE:
- 250 g di farina 00
- 25 g di burro morbido
- 1 uovo
- 2 tuorli
- 40 g di zucchero semolato
- 20 g di rum bianco
- 8 g di lievito in polvere per dolci
- 1/2 baccello di vaniglia
- 1 pizzico di sale
- zucchero a velo per spolverizzare
1) Per preparare la chiacchiere al forno, nella ciotola della planetaria raccogliete la farina, il lievito, lo zucchero. Miscelate brevemente con la foglia, unite il rum, l’uovo intero e i due tuorli precedentemente sbattuti. Impastate a bassa velocità fino ad amalgamare. Aggiungete il burro morbido, il sale e i semi di vaniglia. Lavorate ancora per qualche minuto con la foglia, poi montate il gancio a uncino e proseguite a impastare fino a ottenere un composto liscio e omogeneo.
2) Formate la classica palla e fatela riposare per 30 minuti a temperatura ambiente avvolta nella pellicola alimentare. Trascorso questo tempo prelevate una parte di impasto, lasciando il rimanente nella pellicola per evitare di farlo seccare, e stendetelo leggermente con il mattarello (non occorrerà infarinare) in modo da portarlo allo spessore dei rulli della macchinetta sfogliatrice. Stendetelo portando il tirapasta a uno spessore ogni volta minore fino a ottenere una sfoglia sottile.
3) Con una rotella dentellata ricavate delle strisce di circa 10×5 cm e praticate dei tagli sulla superficie (due in diagonale oppure uno in verticale). Adagiate via via le forme ottenute su più teglie rivestite di carta forno. Procedete in questo modo fino a esaurimento della pasta. Subito prima di infornare vaporizzatele con dell’acqua in uno spruzzino.
4) Cuocetele nel forno già caldo a 190° per circa 8-10 minuti, compatibilmente con lo spessore ottenuto. Le chiacchiere dovranno apparire dorate. Sfornate, lasciate intiepidire e spolverizzatele con lo zucchero a velo.
Con lo stesso impasto delle chiacchiere vengono preparati anche i Tortelli milanesi, piccole palline immerse nell’olio bollente, cavi all’interno e poi farciti con crema pasticcera, crema chantilly oppure cioccolato. I tortelli autentici si chiamavano Farsòe e da soli non bastavano, quindi si accompagnavano con i Làciàditt, sempre tortelli fritti ma con l’aggiunta di mela a cubetti nell’impasto.
INGREDIENTI
- 300 gr Farina tipo 0
- 100 gr Burro
- 60 gr Zucchero
- 8 nr Uova
- 1 nr Limone scorza grattuggiata
- pizzico Cannella in polvere
- 1/2 cucchiaio Lievito per dolci
- Zucchero a velo una spolverata
- Olio di Oliva abbondante
- pizzico Sale
1) Ponete sul fuoco in una casseruola mezzo litro d’acqua, il burro fatto a pezzetti, lo zucchero, una grattugiata di scorza di limone, la cannella, un pizzico di sale. Appena l’acqua prenderà il bollore, togliete la pentola dal fuoco e versatevi subito la farina a pioggia, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno, affinché non si formino grumi.
2) Quando tutto sarà ben amalgamato, rimettete il recipiente su fiamma bassa per 8-10 minuti, mescolando l’impasto energicamente fino a che si staccherà in blocco dalle pareti. Il composto dovrà risultare sodo e liscio.
3) A questo punto togliete la casseruola dal fuoco e lasciate intiepidire. Incorporate le uova, uno alla volta, e il lievito.
4) Ponete a scaldare abbondante olio in una padella per fritti o nella friggitrice e, quando sarà caldo, ma non bollente, versatevi delle piccole quantità di pasta che modellerete a palline delle dimensioni di piccole noci. Lasciate dorare bene i tortelli da tutte le parti, poi estraeteli con un mestolo forato, passateli su carta da cucina che ne assorba l’unto in eccesso.
5) Spolverizzateli con lo zucchero a velo e serviteli ben caldi in tavola.
Sono conosciute in tutta Italia e a Bergamo; sono dette Gale, le frittelle chiamate così perché prima di essere fritte, le strisce di pasta vengono annodate. Per la ricetta vi rimandiamo a quella delle Chiacchere, con frittura finale.
Una vera chicca gastronomica per i mantovani a Carnevale sono i Risulèn che dal nome dialettale ricordano i riccioli, ma non sono dolci arricciati. L’ingrediente base di questi biscotti è il fioretto, farina gialla rimacinata e sottilissima. L’impasto dà vita a friabili biscotti dalle forme più varie che si possono servire a colazione, merenda e cena.
INGREDIENTI
1) In un contenitore mescolare le farina con lo zucchero, la vanillina, il lievito e la scorza grattugiata fine del limone. A questi unire poi lo strutto morbido, i soli tuorli delle uova, il vino e il liquore.
2) Quando tutti questi ingredienti si sono perfettamente amalgamati, stendere l’impasto ad uno spessore di circa 3-4 mm. Con delle formine a piacere ritagliare i risulèn e disporli su una teglia rivestita di carta forno, spennellandoli poi con gli albumi rimasti.
3) Cuocere i risulèn, o ricciolini mantovani, in forno preriscaldato a 190° per circa 20 minuti, o comunque fino a che non sono dorati.
4) Al termine della cottura sfornare e far intiepidire i risulèn, poi con l’aiuto di una spatola staccarli dalla carta forno e servirli tiepidi.
Viene preparata e mangiata anche a Carnevale la Tortionata di Lodi, ricca di frutta secca, si gusta accompagnata da un buon bicchiere di vin brulé.
Dal sapore dolce di fritto, nelle zone del pavese, ci sono i Farsi: frittelle che si preparano mescolando farina, zucchero, scorza di limone e lievito. I più golosi li apprezzano anche farciti di crema pasticcera.
Invece a Brescia le frittelle ricordano alla lontana la foglia dell’omonima insalata, si chiamano Lattughe e sono un dolce a forma di rettangolo con tre tagli all’interno.
Durante il periodo carnevalesco a Crema vengono preparati dei dolci caratteristici: le classiche frittelle, le Fréciule, e quelle più consistenti le Castagnole; invece i Chisuli sono palline di pasta morbida fritte nell’olio con l’aggiunta di uvetta e mele.
Per concludere, davanti a tutte queste prelibatezze quel che ci vuole è un bicchiere di buon spumante ed il gioco è fatto. E’ il caso di dire che a Carnevale… ogni dolce vale!