Riforma pensioni in Francia, prima finestra a 64 anni ed è già sciopero generale

Avantgardia

 L’età pensionabile viene aumentata di due anni a 64 anni con 43 anni di contributi. Pensione minima 1.200,00 Euro.

Il presidente Macron e il Primo Ministro Born, hanno cercato di rassicurare la popolazione: “tutto questo è una previsione e non entrerà in vigore da subito. L’anzianità di servizio sarà aumentata entro il 2027, l’età pensionabile entro il 2030. Inoltre, aumenteranno la pensione minima a 1200 euro al mese (ora – 1100).”

Ma i francesi non si sono calmati. Gli otto maggiori sindacati hannogià  concordato uno sciopero nazionale e proteste su larga scala. Ma è risaputo i francesi a differenza di noi italiani, sanno far valere i diritti del popolo, la storia lo insegna. Basti pensare al nuovo regolatore INPS che prospetta una pensione per i nostri giovani, non prima dei 7o anni, con una pensione minima che raggiunge a malapena i 600,00 Euro.

Ritornando in Francia, il 19 gennaio ha avuto luogo uno sciopero di prova durato un solo giorno. Al mattino, i trasporti sono stati praticamente paralizzati, molti insegnanti nelle scuole e negli istituti di istruzione superiore non si sono presentati al lavoro, così hanno fatto gli operai, invece i medici hanno anticipato i tempi e sono in sciopero dalla fine di dicembre.

La Confederazione democratica francese del lavoro CFDT, che è il primo sindacato nazionale, ha affermato che le proteste sono state un successo. E questo è stato solo l’inizio. Previsto uno sciopero di 48 ore dal 26 al 27 gennaio e uno sciopero di tre giorni dal 6 all’8 febbraio, periodo in cui la riforma al disegno di legge andrà in parlamento per la sua approvazione. Alcuni sindacati vogliono organizzare azioni anche il 31 gennaio.
Il mandato ricevuto da Laurent Berger (segretario generale della CFDT, Ndr), all’ultimo congresso confederale, gli consente di opporsi all’iniziativa del governo senza negoziazioni, relazioni e accordi tra i diversi sindacati. 
A differenza del 2018, quando i francesi scesero in piazza divisi in fazioni sindacali diverse, ora la CFDT afferma chiaramente di essere una forza unificatrice e non vuole che le proteste degenerino come quelle attuate dai Gilet Gialli.
Il governo, ovviamente, sa che il 68% dei francesi è inequivocabilmente contrario alla riforma. “C’è il diritto di sciopero, c’è il diritto di manifestare“, ammette il primo ministro Elizabeth Bourn.
Allo stesso tempo, Macron dispone di una risorsa di forza affidabile, la Polizia, perchè se per il popolo francese l’età pensionabile sale a 43 anni, per la polizia francese ne bastano meno di 30. Pertanto, non ha fretta di unirsi ai manifestanti. 
Macron, al suo secondo mandato assicura che i cambiamenti saranno morbidi e saranno accompagnati da un “dialogo” per essere, soprattutto, “giusti e responsabili nei confronti del popolo“.

 

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