Sommozzatori e boa sonar: gli Stati Uniti sono davvero coinvolti nell’esplosione del Nord Stream?
Il vincitore del Premio Pulitzer e giornalista investigativo americano Seymour Hersh, ha recentemente sostenuto che dei sommozzatori della Marina degli Stati Uniti abbiano collocato esplosivi sotto la conduttura del Nord Stream. Il giornalista ha pubblicato queste affermazioni in un articolo sul suo sito (LINK)
Come ama descriversi, Hersh è ul battitore libero senza controlli, ama il suo lavoro e soprattutto la verità. Ecco un estratto della sua presentazione su Substack
Sono stato un libero professionista per gran parte della mia carriera. Nel 1969 ho raccontato la storia di un’unità di soldati americani in Vietnam che aveva commesso un orribile crimine di guerra. Gli fu ordinato di attaccare un comune villaggio di contadini dove, come alcuni ufficiali sapevano, non avrebbero avuto opposizione, e gli fu detto di uccidere a vista. I ragazzi assassinati, violentati e mutilati per ore, senza che si trovasse alcun nemico. Il crimine è stato insabbiato ai vertici della catena di comando militare per diciotto mesi, finché non l’ho scoperto. Ho vinto un premio Pulitzer per la cronaca internazionale per quel lavoro, ma portarlo davanti al pubblico americano non è stato un compito facile. Non ero un giornalista affermato che lavorava per un gruppo affermato. La mia prima storia, pubblicata sotto un servizio di stampa appena esistente gestito da un mio amico, è stata inizialmente respinta dai redattori delle riviste Life e Look. Quando il Washington Post lo ha finalmente pubblicato, lo ha anche disseminato di smentite del Pentagono.
Quello che troverai qui è, spero, un riflesso di quella libertà. La storia che leggerete oggi è la verità che ho cercato di trovare per tre mesi, senza alcuna pressione da parte di un editore, redattori o colleghi per farla aderire a certe linee di pensiero o ridurla per placare le loro paure. Substack significa semplicemente che i rapporti sono tornati. . . non filtrato e non programmato, proprio come piace a me.
Seymour M. Hersh _Washington DC
Hersh sostiene che i sommozzatori abbiano collocato le mine durante l’esercitazione NATO Baltops 22 che si è svolta nel Mar Baltico tra il 5 e il 17 giugno 2022. Secondo Hersh, questi dispositivi sono stati attivati da remoto dalla Marina norvegese. Il 26 settembre 2022, un aereo da ricognizione norvegese ha lasciato cadere una boa sonar, che ha inviato un segnale subacqueo e ha attivato le mine esplosivie. Tre mesi dopo, potenti esplosioni sono state rilevate, disattivando tre delle quattro linee di due gasdotti, prima il Nord Stream II e poi Nord Stream I. Solo il giorno dopo il mondo ha appreso di un evento irreversibile che stava cambiando l’ordine economico e geopolitico mondiale.
sulla sua pagina si legge testualmente: “Lo scorso giugno, i sommozzatori della Marina, operando sotto la copertura di un’esercitazione NATO di metà estate ampiamente pubblicizzata nota come BALTOPS 22, hanno piazzato gli esplosivi a distanza che, tre mesi dopo, hanno distrutto tre dei quattro gasdotti Nord Stream, secondo una fonte con conoscenza diretta della programmazione operativa.”
Nell’articolo, Hersh cita una fonte ben informata, forse interna alla Casa Bianca che sostiene che il presidente Biden abbia deciso di sabotare il Nord Stream dopo 9 mesi di discussioni segrete con i funzionari responsabili della sicurezza nazionale. Biden si era già opposto al progetto Nord Stream 2, ma a maggio 2021 aveva deciso di non imporre sanzioni, anche se c’era la volontà di colpire la Russia da parte dei repubblicani del Senato. A dicembre 2021, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha tenuto un incontro con rappresentanti della CIA, del Dipartimento di Stato, del Tesoro e dei capi di stato maggiore congiunti per sviluppare un piano militire che portasse al blocco dei due Nord Stream.
Inizialmente, era stato deciso di collocare ordigni esplosivi con un timer di 48 ore solo sul Nord Stream II, ma la Casa Bianca temeva che l’evidenza del ruolo degli Stati Uniti nel sabotaggio sarebbe stata troppo ovvia. Di conseguenza, è stato deciso di attivare il dispositivo da remoto, molti giorni dopo aver collocato gli ordigni, quando ormai nel Mar del Nord non vi più era la presenza di mezzi militari NATO, con la speranza che con questo escomotage, l’evento non sarebbe stato collegato agli Stati Uniti.
Sempre nel lungo articolo di Hersh possiamo leggere:
Due dei gasdotti, noti collettivamente come Nord Stream I, fornivano alla Germania e a gran parte dell’Europa occidentale gas naturale russo a buon mercato da oltre un decennio. Una seconda coppia di gasdotti, chiamata Nord Stream II, era stata costruita ma non era ancora operativa. Ora, con le truppe russe che si ammassavano sul confine ucraino e la guerra più sanguinosa in Europa dal 1945 incombente, il presidente Joseph Biden ha visto gli oleodotti come un’arma economica nelle mani di Vladimir Putin per le sue ambizioni politiche e territoriali. Alla richiesta di un commento, Adrienne Watson, portavoce della Casa Bianca, ha dichiarato in una e-mail: “Questa è finzione falsa e completa”. Tammy Thorp, un portavoce della Central Intelligence Agency, ha scritto allo stesso modo: “Questa affermazione è completamente e totalmente falsa”.
La Casa Bianca e la CIA hanno respinto queste affermazioni come “bugie” e “finzione”. Tuttavia, il giornalista investigativo americano ha affermato che queste informazioni sono accurate e supportate da fonti affidabili.