Rolex un giusto investimento nel 2023?

Avantgardia

La storia della Rolex è fatta di alti e bassi, sicuramente negli ultimi anni la maison del piccolo stato svizzero sta vivendo il tempo migliore.

Anche se in controtendenza con l’aumento dei prezzi dovuti alla crescente inflazione, le maison di orologi di lusso come RolexPatek Philippe e Audemars Piguet stanno assistendo a un progressivo calo del costo dei loro prodotti nelle piattaforme di reselling. Il motivo è stato individuato nella crescente offerta del mercato che ha superato la domanda degli acquirenti.

Secondo gli analisti di Morgan Stanley, infatti, dopo l’impennata dei prezzi iniziata nel 2021 grazie a una richiesta sempre maggiore degli orologi di lusso, già dal primo primo trimestre del 2022, i prezzi dei modelli cult di Rolex in vendita sulle piattaforme di second-hand sono scesi del 21%. Si tratta del calo più importante che vede diminuire, a seguire, i prezzi degli orologi di Patek Philippe di circa il 19% e quelli di Audemars Piguet del 15%.

Che cosa è realmente successo in casa Rolex o meglio sul mercato del reselling per Rolex negli ultimi anni?

Chi possiede referenze quali la 1601 del Datejust , la ref. 114060 del mod. Rolex Submariner o abbia fra le mani un modello Rolex GMT-Master II (ref.16710) ha visto le quotazioni in salita, per un acquisto passato che si è rivelato un buon affare. Sempre sulla cresta dell’onda, anche il Daytona; quasi introvabile sul nuovo movimentato mercato dell’usato, con i riflettori puntati sulla variante in oro Everose, con lega in platino e in oro 18k. Basti pensare che il Rolex Paul Newman Dayton n. 6241, valutato sui 3 milioni negli anni ’90, raggiunge ora quotazione di mercato vicina ai 250000 euro. Altrettanto esponenziale la crescita del Daytona Paul Newman Moschettieri n. 6264, oggi comprato per la iperbolica somma di  300000 euro. In generale gli orologio di lusso crescono del 7% ogni anno, fino a raggiungere una quotazione di +127% in 10 anni. Al contrario, versioni come Rolex Air King 5500 e il Rolex Submariner Date 16610 hanno mantenuto sostanzialmente i loro valori. Segno negativo, seppure le quotazioni risultino ancora abbondantemente al di sopra del prezzo di listino, per le versione Batman o Pepsi del GMT Master II o lato Rolex Daytona 116500LN. (fonte Chrono24)

Parliamo di ROLEX

La famosa casa di orologi di lusso non è nata in Svizzera come si potrebbe pensare ma vede la sua prima luce in Inghilterra, la Rolex è stata fondata a Londra nel 1905 da Hans Wilsdorf e da suo cognato Alfred Davis.

Due parenti che chiamano l’azienda Wilsdorf e Davis, per poi cambiare il nome dopo 3 anni in Rolex Watch Co.

Inizialmente l’azienda non produce orologi ma semplicemente li assembla per conto terzi, tutte le più grosse case di produzione o semplici orologiai, si avvalgono del sapiente lavoro che i lavoratori della Rolex sanno svolgere in modo certosino. I due proprietari acquistano tutti i componenti interni ed esterni in Svizzera per poi assemblarli a Londra, nessun simbolo o nome viene posto esternamente, in questo modo i committenti possono personalizzarli con i loro marchi. Solo all’interno della cassa viene posto un timbro sbalzato W&D (Wilsdorf e Davis).

Nel 1919 post guerra l’azienda sposta la sua sede in Svizzera più precisamente a Ginevra, dando così inizio alla storia di un brand che farà molta strada nel mondo del lusso, della moda e dello sport.

In molti si sono domandati da cosa derivasse il nome Rolex, visto che non vi è nessun collegamento ne assonanza con i nomi dei due capistipite. In un’intervista Sir Wilsdorf dichiara:

“Ho provato a combinare tutte le lettere dell’alfabeto, in ogni modo possibile, avevo così a disposizione qualche centinaio di nomi, ma nessuno mi piaceva. Fino a quando una mattina, mentre viaggiavo sul piano superiore di un omnibus trainato da cavalli, lungo via Cheapside a Londra, uno spiritello mi sussurrò all’orecchio Rolex”.

Una scelta diremmo perfetta, facile da pronunciare, senza nessun significato e soprattutto un nome corto che potesse essere inserito in tutti gli orologi prodotti. Ripetendo il nome Rolex velocemente il nostro cervello crea un’assonanza con un altro nome, Rex, ovvero Re in latino. 

Ecco un’altra geniale intuizione di Wilsdoorf che come marchio sceglie una semplice ma perfetta corona allungata con 5 punte, che ancora oggi rappresenta il simbolo riconosciuto in tutto il mondo.

Solo come nota di redazione, nello stesso periodo una celebre azienda automobilistica, sceglie il suo nuovo marchio un Tridente a 3 punte (che richiama il marchio Rolex), la Maserati, che come la Rolex vedrà la sua fortuna con le gare automobilistiche di resistenza nelle cittadine americane, Indianapolis e Daytona.

Il vero cambiamento per la Rolex avviene intorno al 1926, quando l’azienda contrariamente alle attitudini del momento decide di produrre un orologio da polso, un segnatempo resistente all’acqua, un vero cambiamento in un periodo in cui l’orologio da polso era considerato troppo fragile per le esigenze del momento storico.

L’Oyster una scommessa che, come riferirà Wilsdorf, doveva essere destinata al fallimento.

“Ebbene, Signori, abbiamo preso a prestito le sue qualità e il suo nome. Ecco un esemplare del Rolex Oyster, così chiamato perché vive nell’acqua ed esclude qualsiasi impurità. Con l’Oyster non occorre più togliere l’orologio per lavarsi le mani, per fare il bagno, quando si lavora a contatto con la polvere in un laboratorio o in caso di abbondante sudorazione. Potete tenere il vostro Oyster al polso qualunque
cosa accada, non vi abbandonerà mai”

I cronografi Rolex si sono perfezionati nel tempo, l’esperienza degli orologiai della Maison, hanno regalato agli appassionati molte innovazioni, invenzioni che hanno permesso la registrazione di molti brevetti. Un orologio sempre più perfetto che fin dal lontano 1963 ha implementato il suo valore, facendolo diventare una fonte di investimento sicuro per chi non vule affrontare le montagne russe delle borse tradizionali.

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