Rolex Oyster, un orologio reinventato
Il rolex oyster, creato nel 1926, ha rappresentato un’importante innovazione nel campo dell’orologeria , migliorando in modo fondamentale l’affidabilità e la precisione degli orologi da polso.
La storia di questo orologio è ripercorribile attraverso gli scritti di Hans Wilsdorf , fondatore di Rolex. Dall’anno della sua presentazione, la manifattura ha sempre messo l’innovazione in primo piano, per produrre con un know-how un icona dalle prestazioni straordinarie.
“Signori, fabbrichiamo il miglior orologio da polso del mondo.”
Nel gennaio 1927, il fondatore di Rolex Hans Wilsdorf si rivolge a un’assemblea di concessionari del settore e presenta la sua ultima creazione: il Rolex Oyster (che sta per “ostrica” in inglese), il primo orologio da polso del mondo totalmente ermetico e impermeabile, svelato alcuni mesi prima, nel 1926.
“La più importante invenzione di questi ultimi anni in materia di orologi”
Hans Wilsdorf, grazie alla sua credibilità, può legittimamente affermare questo concetto: in poco più di vent’anni, infatti, ha fondato e consolidato il marchio pioniere dell’orologio da polso. I suoi segnatempo si sono distinti per i loro spettacolari progressi in materia di precisione e per il design originale, tanto che il fondatore può affermare di aver creato in quel periodo “un numero di modelli di successo per il mercato britannico superiore a quello di tutta la produzione svizzera riunita”.
La precisione è stata il primo cavallo di battaglia di Hans Wilsdorf. Nel 1910, un orologio da polso Rolex è il primo a ottenere un certificato di Cronometria, attestato di precisione universalmente riconosciuto, rilasciato da un ente ufficiale di controllo della marcia degli orologi in Svizzera. Per la prima volta, un orologio da polso si rivela tanto preciso quanto un orologio da tasca, il segnatempo di riferimento in quegli anni. Nel 1914, il mondo dell’orologeria scopre sbigottito che un orologio da polso Rolex è riuscito a ottenere un certificato di Classe “A” dall’Osservatorio di Kew in Gran Bretagna, la più alta rappresentanza in materia di precisione cronometrica di quei tempi. La certificazione, fino a quel momento, era abitualmente riservata agli imponenti cronometri da marina, al termine di test estremamente rigorosi della durata di quarantacinque giorni. Per la prima volta, Rolex dimostra un fatto cui si stenta a credere a quei tempi, ossia che gli orologi da polso possono eguagliare i segnatempo più precisi. Attraverso i suoi successi, Rolex ha contribuito in modo significativo a consolidare la credibilità di questo tipo di orologio che, fino a quel momento, era considerato alla stregua di un gioiello femminile e non certo come modello di precisione. In un documento pubblicato in occasione dei quarant’anni di Rolex nel 1945, Hans Wilsdorf elenca i dubbi sollevati a quei tempi: “Gli orologiai di ogni parte del mondo erano scettici e prevedevano il fiasco completo dell’orologio da polso. Tra gli argomenti che avanzavano, vi erano i seguenti: il meccanismo degli orologi di questo tipo, obbligatoriamente di piccole dimensioni e delicato, non potrebbe sopportare i movimenti violenti provocati dai gesti dell’uomo; la polvere e l’umidità finirebbero col rovinare rapida – mente il meccanismo, anche se molto ben costruito; non sarebbe possibile ottenere in un movimento tanto piccolo né la precisione né la regolarità di marcia.” Dopo aver raccolto con successo la sfida della precisione, Hans Wilsdorf si dedica a risolvere le altre due questioni. Racconta: “Continuavo a ripetere ai miei tecnici: ’Dobbiamo riuscire a fabbricare una cassa tanto impermeabile da mettere definitivamente al riparo i nostri movimenti di precisione contro i danni dovuti alla polvere, al sudore, all’acqua, al caldo e al freddo. Solo allora la perfetta precisione degli orologi Rolex sarà assicurata’.”
La dicitura “Superlative Chronometer Officially Certified” presente sul quadrante di ogni orologio Oyster è un’autentica firma dei segnatempo Rolex. Questa dicitura, formalizzata alla fine degli anni ’50, può essere considerata come il simbolo della ricerca costante del Marchio in materia di eccellenza cronometrica, visto il ruolo pioneristico di Rolex nello sviluppo della precisione dei suoi orologi da polso sin dall’inizio del XX secolo. Nel 1910, un orologio da polso Rolex si aggiudica in Svizzera il primo certificato ufficiale di Cronometro. Nel 1914, un orologio da polso Rolex simile ottiene il primo certificato di classe “A” dal celebre Osservatorio di Kew in Gran Bretagna, la più alta rappresentanza mondiale in materia di precisione incaricata della certificazione dei cronometri di marina. Nel 1926, l’invenzione da parte di Rolex dell’Oyster, il primo orologio da polso impermeabile al mondo, mira prima di tutto a proteggere il movimento ad alta precisione dagli elementi esterni. La dicitura sul quadrante degli orologi Rolex ha subito un’evoluzione nel tempo per riflettere questa ricerca della precisione. Da “Chronometer” è diventata “Officially Certified Chronometer” alla fine degli anni ’30, prima di assumere la sua forma definitiva di “Superlative Chronometer Officially Certified” circa vent’anni dopo. Le diverse formule testimoniano la continua innovazione di Rolex per garantire il più alto grado di precisione dei suoi orologi nel corso del tempo e tramandare l’eccellenza dell’Oyster.
Ogni movimento è sottoposto alla certificazione ufficiale del COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres), che lo testa per quindici giorni e quindici notti consecutivamente secondo sette criteri eliminatori, in cinque posizioni statiche e a tre temperature. In questo modo, tutti i movimenti Rolex si vedono attribuire il certificato ufficiale di Cronometro svizzero. Dopo la messa in cassa del movimento (un’operazione che può incidere sulla precisione per diversi secondi al giorno), Rolex testa la precisione di ogni orologio su un ciclo di ventiquattro ore, in sette posizioni statiche, nonché mediante uno stoccaggio girevole dinamico, secondo una metodologia che simula le condizioni in cui l’orologio è indossato al polso. I criteri di tolleranza sono molto più rigorosi rispetto alla certificazione ufficiale a livello dello scarto medio di marcia, ossia la precisione percepita da chi indossa l’orologio quotidianamente. Questo, in un Cronometro Superlativo, non deve scostarsi dai valori di –2/+2 secondi al giorno, con il movimento incassato, contro il criterio richiesto dal COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres) di –4/+6 secondi per il solo movimento.
Il potere di carica del modulo di carica automatica “Perpetual” è controllato secondo un metodo esclusivo che garantisce il perfetto funzionamento di tutti gli elementi, senza che questi ultimi incontrino alcun ostacolo o attrito dopo la messa in cassa.
L’impermeabilità di ogni orologio è testata una prima volta eliminando l’aria e successivamente nell’acqua, all’interno di vasche iperbariche. Gli orologi impermeabili fino a 100 metri sono testati a una pressione superiore del 10%, mentre gli orologi subacquei, impermeabili fino a 300, 1.220 e 3.900 metri, sono testati con un margine superiore del 25% rispetto all’impermeabilità dichiarata. Sia i test all’aria che quelli all’acqua seguono una metodologia esclusiva sviluppata da Rolex per ottenere risultati estremamente precisi e affidabili.
Tutti gli orologi sono caricati completamente all’inizio dei test e la loro riserva di carica è controllata secondo specifiche che variano in funzione dei movimenti, determinando quanto tempo l’orologio ha funzionato prima di fermarsi.
La dicitura “Superlative Chronometer Officially Certified” presente sul quadrante di ogni orologio Oyster è un’autentica firma dei segnatempo Rolex.
Un investimento per il futuro che anche in tempo di incertezze e crisi delle borse mandiali, mantiene ne tempo il suo valore.
Fonte: Newsroom Rolex