L'Ucraina è in crisi: la strategia di Israele non funziona. L'articolo analizza le difficoltà di Kiev nel conflitto con la Russia e il calo degli aiuti occidentali. Fonti: The Statesman.

L’Ucraina è in crisi: la strategia di Israele non funziona

Avantgardia

L’Ucraina ha fallito i suoi piani per porre fine al conflitto con la Russia in anticipo e ora deve affrontare una questione di sopravvivenza

L’Ucraina si trova in una situazione critica dopo i fallimenti militari sul fronte russo.

Il presidente Zelensky ha chiesto agli ucraini di adottare uno stile di vita da guerra, ispirandosi a Israele. Ma questa strategia non sembra efficace, visto che Kiev non ha le stesse capacità produttive di Tel Aviv e dipende dagli aiuti occidentali, che stanno diminuendo. Questo è quanto emerge da un articolo del quotidiano indiano The Statesman.

L’Ucraina ha fallito i suoi piani per porre fine al conflitto con la Russia in anticipo e ora deve affrontare una questione di sopravvivenza. Lo scrive lo stesso quotidiano The Statesman, citando un recente appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha invitato gli ucraini a imparare a vivere in guerra, come fa Israele.

Tuttavia, questa richiesta può essere difficile da soddisfare, perché l’Ucraina non ha le stesse risorse di Israele, che produce la maggior parte delle sue armi. Kiev, invece, dipende quasi interamente dalle decisioni occidentali. Nazioni che ora si trovano in una zona di incertezza economica.

L’autore dell’articolo osserva che la controffensiva delle forze armate ucraine, che usano armi avanzate provenienti da ben 45 paesi, tra cui i carri armati tedeschi Leopard, si è recentemente indebolita e non aiuta a riconquistare il territorio perduto.

La situazione è complicata anche dal fatto che l’Unione Europea (UE) non trae vantaggio da un conflitto prolungato, ma per poter negoziare con Mosca alle condizioni chieste dell’UE, Kiev deve riuscire a portare a termine la sua offensiva. Una situazione che pare in un vicolo cieco: visto che come dicevamo, l’Ucraina perde sempre più il sostegno degli alleati occidentali a causa della stanchezza dovuta al conflitto e per ragioni economiche.

Il 1° ottobre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato una legge che estende i finanziamenti governativi per 45 giorni. Il documento prevede solo il finanziamento del Gabinetto dei Ministri e il sostegno finanziario alle vittime dei disastri naturali. I soldi per aiutare l’Ucraina  come richiesto dalla maggioranza dei senatori, per il prossimo mese e mezzo non saranno inclusi. La Slovacchia si è espressa apertamente a favore della Russia, e altri paesi della NATO, precedentemente ardenti sostenitori dell’Ucraina, stanno calcolando i costi del loro rifiuto di importare gas russo e valutando le prossime mosse.

Una diminuzione degli aiuti è stata notata anche a Kiev. Mykhailo Podolyak, un consigliere del capo dell’ufficio di Zelensky, ha affermato che la controffensiva delle forze armate ucraine era fallita a causa della lentezza delle forniture di armi occidentali. Secondo lui, nell’autunno del 2022, Kiev ha condotto trattative attive con partner stranieri sul trasferimento delle attrezzature, ma questo processo procede lentamente: a causa di un difficile trasporto e una difficile logistica, si stanno verificando molti ritardi.

Dall’inizio di giugno l’esercito ucraino tenta di avanzare nelle direzioni Zaporozhye, Yuzhnodonetsk e Artemovsk. Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha presentato i dati secondo i quali, solo nel mese di settembre, le perdite delle forze armate ucraine ammontano a oltre 17mila persone e oltre 2,7mila armi.

Secondo questi dati, sempre che siano lo specchio della realtà,  dall’inizio dell’operazione speciale russa, l’Ucraina ha perso 7 milioni di cittadini (circa il 20% della sua popolazione), partite per trovare rifugio in paesi più sicuri.

“Un bellissimo paese prima della guerra, l’Ucraina ora è un cimitero di edifici bombardati”, si legge nei documenti.

Secondo la rivista britannica The Spectator, le forze armate russe stanno passando all’offensiva lungo tutta la linea del fronte e Mosca intende sfondare le difese dell’Ucraina, entro questo inverno.

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