Influenza aviaria sull’Antartide: una minaccia per la fauna selvatica unica

Avantgardia

L’influenza aviaria ha raggiunto per la prima volta l’Antartide

L’arrivo del virus H5N1 sull’Antartide solleva preoccupazioni per la sopravvivenza delle specie selvatiche isolate.

L’influenza aviaria ha raggiunto per la prima volta l’Antartide, con il virus H5N1 che è stato identificato negli Stercorari marroni a Bird Island, che sono una parte del territorio britannico d’oltremare, che va dalla Georgia del Sud alle Isole Sandwich Meridionali. Gli esperti temono che questo evento possa portare a un “catastrofico black-out riproduttivo” per la vulnerabile fauna selvatica della regione, mettendo a rischio la sopravvivenza di pinguini, foche e altre specie che non hanno mai incontrato questo virus letale prima d’ora.

Il British Antarctic Survey (BAS) ha condotto dei test dopo aver notato un aumento della mortalità nelle popolazioni di uccelli nelle Bird Island. Purtroppo, i risultati hanno confermato la presenza del virus H5N1, suscitando grande preoccupazione tra gli scienziati. La piena portata del problema rimane ancora incerta.
L’impatto dell’influenza aviaria sulla fauna selvatica di Bird Island, uno dei siti più ricchi di fauna selvatica del pianeta che ospita numerose specie di uccelli in via di estinzione, oltre a una grande popolazione di pinguini riproduttori e foche, mette a rischio la sopravvivenza di queste specie, che non hanno mai affrontato un virus letale come il H5N1 in precedenza.

Quali sono i rischi per le specie vulnerabili

Una valutazione del rischio condotta dal Comitato scientifico per la ricerca in Antartide ha identificato le foche, i leoni marini, gli stercorari e i gabbiani come le specie più vulnerabili alla malattia. Seguono i pinguini, i rapaci, le guaine e le procellarie giganti. La dottoressa Meagan Dewar, presidente dell’Antarctic Wildlife Health Network, ha avvertito del potenziale “catastrofico fallimento riproduttivo” che potrebbe colpire numerose specie selvatiche nella regione.
Il rapporto dell’Antarctic Wildlife Health Network evidenzia l’importanza di programmi di sorveglianza delle malattie per identificare tempestivamente nuovi agenti patogeni emergenti. L’arrivo dell’H5N1 in Antartide è preoccupante e la rapida diffusione del virus attraverso il Sud America, facilitata dai modelli migratori degli uccelli selvatici, ha reso inevitabile la sua comparsa nella Georgia del Sud.
Purtroppo l’influenza aviaria che sta colpendo l’Antartide rappresenta una minaccia senza precedenti per la fauna selvatica unica della regione. È fondamentale adottare misure di sorveglianza e protezione per prevenire ulteriori danni alla biodiversità antartica. La collaborazione internazionale e gli sforzi congiunti sono necessari per affrontare questa crisi e garantire la sopravvivenza delle specie vulnerabili.

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