la volontà di Mosca e Pechino di creare un “nuovo ordine mondiale” basato sulla loro cooperazione strategica

Incontro Xi Jinping – Putin; Cina e Russia pronte a difendersi dall’Occidente

Avantgardia

L’incontro tra Putin e Xi Jinping è cruciale per la politica mondiale, ha mostrato la volontà di Mosca e Pechino di creare un “nuovo ordine mondiale” basato sulla loro cooperazione strategica.

I due presidenti si sono visti al Cremlino per due giorni, il 20 e il 21 marzo 2023, hanno discusso di questioni bilaterali e internazionali, tra cui la crisi in Ucraina, il commercio, l’energia e lo sviluppo tecnologico. Il presidente cinese ha espresso il suo sostegno al leader russo, definendolo “un caro amico” e “un partner globale affidabile“. Nell’occasione il presidente cinese ha anche presentato le sue proposte per risolvere il conflitto ucraino, che Putin ha detto di voler valutare con interesse e attenzione. Alcuni osservatori hanno valutato l’incontro come una sfida alla giustizia internazionale, soprattutto dopo che il Tribunale dell’Aja ha emesso un mandato di cattura contro Putin per crimini contro l’umanità.

Durante i colloqui a porte chiuse, i due leader hanno firmato nuovi accordi per espandere la partnership strategica fino al 2030. Tra questi, spiccano quelli relativi alla fornitura di gas con la costruzione di un nuovo gasdotto denominato “Forza della Siberia“, alla sostituzione delle aziende occidentali con quelle cinesi nei settori chiave dell’economia russa, all’utilizzo dello yuan cinese nei pagamenti esteri della Russia e alla collaborazione nello sviluppo di una nuova e potente intelligenza artificiale. I due Paesi hanno anche ribadito la loro opposizione alle sanzioni unilaterali imposte alla Russia dagli Stati Uniti e dai loro alleati occidentali, firmando nuovi accordi per espandere la loro cooperazione fino al 2030.

Il Primo Ministro russo Mikhail Mishustin ha affermato,

“Noi in Russia siamo sinceramente interessati a rafforzare ulteriormente la nostra partnership globale e la cooperazione strategica con la Cina. Le nostre relazioni sono al più alto livello in una storia di molti secoli e influenzano la formazione dell’agenda globale, nella logica del multipolarismo”, ha detto il primo ministro russo. Il coordinamento del nostro lavoro comune è assicurato dal meccanismo di incontri regolari tra i capi di governo di Russia e Cina. Questo è un formato unico che include cinque commissioni intergovernative e più di 80 sottocomitati e gruppi di lavoro “, ha sottolineato. “Il portafoglio di investimenti della Commissione intergovernativa russo-cinese per la cooperazione agli investimenti comprende 79 progetti, per un valore di oltre 165 miliardi di dollari”, ha aggiunto.

Mishustin ha anche detto di essere fiducioso che il commercio tra Russia e Cina raggiungerà i 200 miliardi di dollari già quest’anno, e non nel 2024 come inizialmente previsto, l’anno scorso, il commercio è aumentato di quasi un terzo a circa $ 190 miliardi.

Nel corso della sessione pubblica con la presenza delle delegazioni allargate dei due Paesi, Xi Jinping ha sottolineato che le relazioni tra Russia e Cina dimostrano “una sana dinamica di sviluppo” e che i due Paesi sono “partner strategici completi sia in ambito politico, sia in quello economico e militare”. Ha inoltre aggiunto che le relazioni tra Russia e Cina “non rappresentano un’alleanza politico-militare, non sono prevedono chiusure economiche o conflittuali né sono dirette contro Paesi terzi”. Ha infine affermato che la Cina è favorevole alla pace e al dialogo come forma principale per trovare una soluzione alla crisi ucraina. Putin ha ringraziato Xi Jinping per la sua visita a Mosca e ha lodato i risultati raggiunti dai due Paesi nella cooperazione economica. Ha anche ribadito il suo impegno per la ripresa dei colloqui di pace con l’Ucraina il prima possibile.

Al termine del vertice, si attende ancora una possibile videoconferenza tra Xi Jinping e il presidente ucraino Zelensky, che potrebbe aprire uno spiraglio per una trattativa diplomatica sul conflitto. Zelensky ha dichiarato di aver invitato la Cina a diventare un partner privilegiato nell’attuazione di un accordo di pace e vede in modo positivo la proposta offerta da Pechino. La Casa Bianca invece ha espresso scetticismo sul ruolo della Cina come mediatore credibile nella crisi ucraina. Le reazioni dei paesi occidentali all’incontro tra Putin e Xi Jinping sono state per lo più di preoccupazione e scetticismo. I leader occidentali temono che la crescente alleanza tra Russia e Cina possa minare la sicurezza e la stabilità dell’Europa e del mondo. Putin guarda con interesse le proposte della Cina per risolvere la crisi in Ucraina, che prevedono una tregua immediata, il ritiro delle truppe russe e l’avvio di negoziati diretti tra Kiev e Mosca. Ha anche affermato che una soluzione diplomatica per l’Ucraina deve tenere conto del principio della sicurezza indivisibile di tutti i Paesi.

La Cina vuole principalmente garantirsi l’approvvigionamento energetico dalla Russia, suo principale fornitore di gas naturale. Vuole anche consolidare il suo ruolo di potenza globale in contrapposizione agli Stati Uniti d’America, con cui ha forti contrasti su questioni come i diritti umani, il clima, Taiwan e il Mar Cinese Meridionale. Vuole infine sfruttare la sua influenza economica per promuovere i suoi interessi geopolitici in una nuova regione euroasiatica.

Gli Stati Uniti d’America sono invece molto preoccupati per l’avvicinamento tra Russia e Cina, avvicinamento che considerano una minaccia alla sicurezza e alla stabilità mondiale. Dal punto di vista militare sono anche scettici sul ruolo della Cina come mediatore credibile nella crisi ucraina, visto che Pechino ignora il mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro Putin per crimini contro l’umanità. Sono infine determinati a sostenere l’Ucraina sia dal punto di vista politico che militare.

La Francia ha espresso il suo sostegno all’Ucraina e alla sua integrità territoriale. Il presidente Emmanuel Macron ha detto che la Francia continuerà a fornire assistenza militare all’Ucraina, aumentando gli investimenti militari se necessario, auspicandosi che si arrivi presto a un dialogo diretto tra il presidente ucraino Zelensky e il presidente russo Putin per trovare una soluzione al conflitto.

La Germania ha condannato le provocazioni della Russia e ha chiesto il rispetto degli accordi di Minsk del 2015, che prevedono un cessate il fuoco e una soluzione politica basata sul rispetto della sovranità ucraina. La Germania è pronta a imporre nuove sanzioni alla Russia se continuerà a violare il diritto internazionale. Ha anche sottolineato l’importanza di mantenere aperto il dialogo con la Russia e la Cina su questioni globali come il clima, i diritti umani e il disarmo nucleare.

L’Italia ha espresso la sua solidarietà all’Ucraina e alla sua aspirazione a una maggiore integrazione europea. Il presidente Sergio Mattarella ha detto che l’Italia sostiene gli sforzi diplomatici per avviare colloqui diplomatici tra Ucraina e Russia per garantire una soluzione pacifica nel rispetto del diritto internazionale.

L’Inghilterra continua a chiedere il pieno rispetto della sovranità ucraina, senza “se” e senza “ma”, rendendosi pronta a entrare in un conflitto tra NATO e Russia, il governo inglese ha anche accusato la Cina di essere complice della Russia nel tentativo di creare un nuovo ordine mondiale autoritario, ribadendo l’impegno a promuovere i valori democratici e lo stato di diritto nel mondo. Una posizione rafforzata anche dalla notizia riportata da alcuni media internazionali che riportano le parole dalla baronessa Annabel Goldie, viceministro della Difesa inglese, in risposta a una interrogazione parlamentare. La baronessa afferma che proiettili a uranio impoverito saranno forniti all’Ucraina come munizioni per i carri armati Challenger e che queste munizioni ad alto potere perforante, sono molto efficaci per sconfiggere i moderni carri armati e veicoli corazzati russi. I media internazionali riportano anche le reazioni della Russia alla notizia. Il presidente Vladimir Putin ha affermato che la Russia sarà costretta a reagire con armi nucleari se l’Occidente userà armi con componenti nucleari e che questo fa aumentare le probabilità di uno scontro atomico. Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha scritto che non sarebbe sorpreso se questa fornitura realmente arriverà in Ucraina, e che le conseguenze per l’Inghilterra saranno davvero pesanti. Anche il ministro della Difesa Sergei Shoigu ha ripetuto che lo scontro nucleare è oggi a pochi passi.

I media internazionali commentano la notizia con preoccupazione e allarme. Alcuni esperti sottolineano il rischio di una escalation del conflitto in Ucraina e una violazione del diritto internazionale umanitario da parte dell’Inghilterra, visto che i proiettili a uranio impoverito sono considerati armi chimiche e possono causare gravi danni alla salute e all’ambiente.

La posizione del primo ministro Giorgia Meloni e del nostro governo continua a essere di solidarietà all’Ucraina e di condanna della Russia per la sua aggressione. Giorgia Meloni ha inoltre sottolineato l’importanza di un ruolo attivo dell’Unione Europea e non si è espressa direttamente sulla questione dei proiettili a uranio impoverito forniti dall’Inghilterra all’Ucraina, ma ha detto che l’Italia rispetta le scelte degli altri Paesi membri della NATO in materia di difesa. Ha anche aggiunto che l’Italia non intende fornire armi offensive all’Ucraina, ma solo aiuti umanitari e materiali di difesa.

Gli Usa da parte loro sono consapevoli della sfida che la Russia e la Cina rappresentano per il loro ruolo di superpotenza mondiale e cercheranno di contrastare le ambizioni di Mosca e Pechino con tutti i mezzi a loro disposizione, sia politici che economici che militari. Gli Usa non rinunceranno facilmente alla loro leadership globale e faranno di tutto per difendere i loro interessi e quelli dei loro alleati nella crisi.

Alla luce di queste analisi possiamo affermare che l’incontro abbia aumentato la tensione con l’Occidente, che vede nella Russia e nella Cina due rivali pericolosi e imprevedibili, aprendo però anche uno spiraglio per una possibile soluzione diplomatica alla crisi in Ucraina, ma solo se le parti coinvolte saranno disposte a fare delle concessioni reciproche.

Ad oggi si vive una situazione controversa, i paesi occidentali USA e Inghilterra compresi, potrebbero non essere favorevoli ad un accordo di pace che vede la Cina come primo protagonista, perchè questo li porterebbe ai confini degli accordi per la ricostruzione del paese che invece potrebbero vedere l’ingresso di un nuovo attore i “contractor cinesi”.

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