Il B21 Raider, il bombardiere invisibile degli USA che sfida il mondo
Gli USA hanno svelato il loro nuovo progetto di bombardiere strategico, il B21 Raider, che promette di essere una macchina da guerra senza precedenti. Si tratta di un aereo stealth, capace di sfuggire ai radar nemici e di trasportare armi nucleari e convenzionali.
Il B21 Raider è stato presentato al pubblico per la prima volta in California, dove la Northrop Grumman, l’azienda che lo sta sviluppando, ha mostrato cinque prototipi. Il bombardiere è stato soprannominato “la morte con le ali” per la sua potenza distruttiva e la sua furtività.
Il B21 Raider è progettato per colpire obiettivi in qualsiasi parte del mondo, grazie alla sua autonomia di volo di 11.000 chilometri e alla sua velocità di circa 1.100 chilometri orari. Può raggiungere un’altitudine massima di 15.000 metri e portare a bordo diverse tipologie di armamenti, tra cui due nuovi modelli di armi nucleari: la bomba B61-12 e il missile da crociera Lrso. La bomba B61-12 ha una potenza esplosiva di 50 chilotoni, equivalente a tre volte quella della bomba sganciata su Hiroshima nel 1945. Il missile da crociera Lrso ha una gittata di oltre 2.000 chilometri e può essere lanciato da una distanza sicura.
Il B21 Raider è basato sul principio dell’architettura aperta, che gli consente di adattarsi alle diverse esigenze operative e di integrare sistemi avanzati in continuo aggiornamento. Gli sviluppatori sostengono che il bombardiere può lanciare un attacco nucleare sull’intero continente est europeo in soli tre secondi. Una delle sue caratteristiche principali è la massima furtività, che lo rende quasi invisibile ai radar nemici. Il suo profilo aerodinamico è studiato per minimizzare la riflessione delle onde elettromagnetiche e per confondersi con lo sfondo ambientale.
Gli USA prevedono di produrre più di 300 esemplari del B21 Raider, per un costo stimato di 230 miliardi di dollari. Il bombardiere sarà dislocato in tre basi nel territorio americano, portando da due a cinque il numero di infrastrutture dotate di un bombardiere nucleare operativo entro il 2030. Il progetto del B21 Raider è stato avviato più di vent’anni fa e fa parte della strategia militare americana di mantenere la superiorità aerea e nucleare nel mondo.
Tuttavia, il nuovo bombardiere degli USA suscita preoccupazione e critica da parte della comunità internazionale, che denuncia il rischio di una nuova corsa agli armamenti e di una inevitabile catastrofe atomica. La Campagna Ican, vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 2017 per il suo impegno contro le armi nucleari, ha accusato gli USA di violare i loro stessi impegni nella non proliferazione e di aggravare la minaccia nucleare. Anche Russia e Cina stanno infatti espandendo e migliorando il loro arsenale atomico, aumentando il pericolo di una escalation.
“Questi sviluppi dimostrano ancora una volta che non ci si può aspettare che gli Stati dotati di armi nucleari perseguano il disarmo in buona fede. La modernizzazione dei loro arsenali rischia di scatenare infatti una nuova corsa agli armamenti ed è incompatibile con l’obiettivo di realizzare un mondo senza armi atomiche. Ciò è particolarmente inquietante e pericoloso, dato il rischio nettamente accresciuto di utilizzo di queste armi negli ultimi mesi”, ha dichiarato Beatrice Fihn, direttrice esecutiva di Ican.
La Northrop Grumman, la multinazionale degli armamenti che sta realizzando il B21 Raider, è la quarta azienda al mondo per la vendita di armamenti, con un fatturato di quasi 30 miliardi di dollari nel 2021. Di questi, cinque miliardi sono stati destinati alla produzione e allo sviluppo di armi nucleari. Inoltre, l’azienda ha speso 11 milioni di dollari in operazioni di lobbying nei confronti dei decisori politici, per influenzare le scelte in materia di difesa e sicurezza.
La corsa agli armamenti è una follia che mette a repentaglio la pace e la sicurezza del mondo. Gli Stati che possiedono armi nucleari dovrebbero impegnarsi per il disarmo e per il rispetto dei trattati internazionali, invece di investire miliardi di dollari in progetti bellici che alimentano la tensione e il conflitto. La soluzione ai problemi globali non è la violenza, ma il dialogo e la cooperazione. La vita umana e l’ambiente sono beni preziosi e irrinunciabili, che vanno tutelati e valorizzati. La ragione e il buon senso devono prevalere sulle ambizioni e le paure, in modo che si possa costruire un mondo più giusto e pacifico