Pandemia e frontiere Ue, si cerca un accordo sulla riapertura: verso il sì alla Cina, fuori gli Usa. Ecco i criteri per entrare in Europa dal primo luglio
- Scritto da Fabio Pasini
- Pubblicato in Esteri
Si cerca l'accordo a Bruxelles per la riapertura delle frontiere ai Paesi extra Ue. Entro il primo luglio l'Europa dovrà decidere se allentare o estendere le restrizioni in entrata, sulla base del quadro epidemiologico dei singoli Stati (meno di 16 positivi ogni 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni). Una condizione che, allo stato attuale, confermerebbe l’esclusione dalla lista dei Paesi ammessi di Usa, Russia e Brasile
La presidenza del Consiglio Ue ha lanciato la procedura scritta sulla raccomandazione approvata venerdì scorso sulla riapertura dei confini con alcuni Paesi extra europei a partire dal primo luglio. Lo si apprende da fonti diplomatiche Ue. La scadenza è fissata per domani a mezzogiorno. Per approvare la raccomandazione occorre la maggioranza qualificata.
Gli Stati membri discutono sulla lista e sui criteri almeno da venerdì scorso, quando, dopo una lunga riunione del Coreper, il Comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati Ue, è stata fatta circolare tra le capitali una bozza di raccomandazione, con una lista di Paesi che comprende la Cina, a patto che conceda piena reciprocità, ma non gli Usa, dove, in alcuni Stati, la diffusione del coronavirus Sars-Cov-2 è ancora in fase uno. Inizialmente era stata indicata come scadenza per la decisione le 18 di sabato, ma le trattative si sono protratte per tutto il fine settimana e non si sono ancora concluse, visto la delicatezza della materia. "Attendiamo i risultati della discussione in Consiglio, stiamo aspettando", aveva spiegato il portavoce della Commissione Europea per gli Affari Interni Adalbert Jahnz, durante il briefing on line con la stampa a Bruxelles.
Gli ammessi
La Cina si aggiungerebbe a un elenco di altri 14 ammessi: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia e Uruguay.
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