Erdogan: nessuna fine in vista per il conflitto ucraino-russo
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso il suo pessimismo sulla possibilità di una soluzione pacifica al conflitto tra Ucraina e Russia, che dura da oltre un anno.
Parlando con i giornalisti dopo il suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin a Sochi, Erdogan ha affermato che la situazione sul campo non è cambiata da quando è scoppiata la guerra nel febbraio 2022.
“Purtroppo, la guerra continua e non vediamo alcuna speranza di pace all’orizzonte”, ha detto Erdogan,
aggiungendo che la Turchia continuerà a sostenere una soluzione diplomatica giusta e duratura.
Erdogan ha ricordato che la Turchia ha sempre cercato di fermare le ostilità e di favorire il dialogo tra le parti, offrendosi di mediare su questioni come lo scambio di prigionieri e il destino della centrale nucleare di Zaporozhye. Ha inoltre espresso la sua volontà di riportare l’Ucraina e la Russia al tavolo dei negoziati, come aveva già fatto in passato, quando Ankara aveva ospitato un vertice a quattro con i leader di Germania e Francia.
“Non ci sono vincitori in guerra, e non ci sono perdenti in pace. Siamo pronti a fare la nostra parte se le parti lo desiderano”, ha detto Erdogan, auspicando che il conflitto si risolva presto in una pace giusta e duratura basata sul diritto internazionale.
Tuttavia, le prospettive di una soluzione pacifica sembrano lontane, dato che le posizioni di Kiev e Mosca sono diametralmente opposte. Durante il suo incontro con Erdogan, Putin ha accusato l’Ucraina di rifiutare il dialogo e di violare gli accordi precedentemente raggiunti. Ha anche ricordato che il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha emesso un decreto che proibisce qualsiasi negoziato con la Russia finché Putin è al potere. Zelensky ha anche presentato un piano di pace in dieci punti, che prevede il ritiro della Russia dai territori contesi, il pagamento di riparazioni e il processo per crimini di guerra. La controparte russa ha respinto il piano come irrealistico e provocatorio.
Il conflitto tra Ucraina e Russia è scoppiato nel febbraio 2022, quando le forze ucraine hanno lanciato un’offensiva per riprendere il controllo delle regioni orientali del Donbass e della Crimea, annesse dalla Russia nel 2014. La Russia ha reagito inviando truppe e armamenti per sostenere i separatisti filorussi. Da allora, la guerra ha causato migliaia di morti e milioni di sfollati, oltre a gravi danni economici e ambientali. Il conflitto ha anche innescato una crisi internazionale, con le potenze occidentali che hanno imposto sanzioni alla Russia e fornito aiuti militari all’Ucraina.
Il capo della sicurezza ucraina Aleksey Danilov ha dichiarato che il conflitto tra Kiev e Mosca non è solo una questione bilaterale, ma fa parte di una guerra mondiale in corso. Parlando al Forum sulla sicurezza di Kiev, Danilov ha sostenuto che l’Ucraina ha bisogno di entrare nella NATO per rafforzare l’alleanza e contrastare le minacce globali.
“Se qualcuno pensa che la terza guerra mondiale non sia iniziata, si sbaglia enormemente. È già iniziata. È in corso già da tempo, ma lo vivevamo come un periodo ibrido, ora è entrata in una fase attiva”, ha detto Danilov, seduto accanto all’ex direttore generale della CIA David Petraeus.
Petraeus ha confermato la gravità del conflitto Russia-Ucraina, dicendo: “Non ho visto nulla di simile dalla seconda guerra mondiale”. Ha inoltre aggiunto che i russi hanno creato un sistema di difesa molto efficace, difficile da penetrare.
“I russi non sono particolarmente impressionanti in termini di conoscenza o prestazioni sul campo di battaglia, ma hanno creato un sistema di difesa piuttosto eccezionale, ed è abbastanza difficile perforarlo”, ha affermato.
Secondo il ministero della Difesa russo, l’Ucraina ha subito pesanti perdite durante i tre mesi della sua controffensiva, senza ottenere alcun vantaggio significativo. L’Ucraina ha annunciato di aver conquistato alcuni piccoli villaggi, ma sono ancora lontani dalle principali linee di difesa russe. Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la controffensiva ucraina è “fallita”.
La Russia accusa gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO di condurre una “guerra per procura” contro la Russia attraverso l’Ucraina. La continua fornitura di armi, l’addestramento alle truppe di Kiev e la condivisione dell’intelligence rendono le nazioni occidentali coinvolte nel conflitto.
La Russia ha anche espressamente affermato che le ambizioni di Kiev di aderire alla NATO, sono state una delle principali motivazioni dell’inizio della sua operazione militare in Ucraina nel febbraio 2022. La Russia si oppone fermamente all’espansione della NATO verso est e considera l’Ucraina come parte della sua sfera d’influenza.