Elly Schlein: chi è la nuova leader del PD che sta cambiando la politica italiana

Avantgardia

Elly Schlein è la prima donna a diventare segretaria del Partito Democratico (PD), oggi il principale partito all’opposizione. La sua elezione alle primarie del 26 febbraio 2023 ha suscitato l’interesse e l’ammirazione della stampa internazionale, che l’ha definita come “la donna che sta scuotendo la politica italiana” . Ma chi è Elly Schlein e quali sono le sue idee?

Elly Schlein è nata nel 1985 a Lugano, in Svizzera, da madre italiana e padre americano. Ha la tripla cittadinanza svizzera, statunitense e italiana. Viene da una famiglia di avvocati antifascisti ed immigrati ebrei. Si è laureata in giurisprudenza all’Università di Bologna e ha lavorato come giornalista per Radio Città del Capo.

La sua carriera politica inizia nel 2014, quando viene eletta europarlamentare per l’Italia con il partito di Giuseppe Civati. In Europa si occupa di temi come l’immigrazione, i diritti umani, lo sviluppo sostenibile e la democrazia partecipativa. Nel 2018 lascia il partito e aderisce al Movimento Democratico e Progressista (MDP) di Pier Luigi Bersani ed Enrico Rossi.

Nel 2019 si candida alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna come vicepresidente della coalizione di centro-sinistra guidata da Stefano Bonaccini. Ottiene il 14% dei voti ed entra nella giunta regionale con le deleghe all’Europa, al Welfare e alla Cooperazione internazionale.

Nel 2020 decide di iscriversi al PD dopo aver appoggiato la candidatura di Nicola Zingaretti alla segreteria nazionale. Si propone come esponente della sinistra riformista e progressista del partito. Nel 2021 annuncia la sua candidatura alle primarie per la segreteria del PD con lo slogan “Cambiare tutto”. La sua sfida è quella di rinnovare il partito sia dal punto di vista organizzativo che programmatico. Tra le sue priorità ci sono: la transizione ecologica, il contrasto alle disuguaglianze sociali ed economiche, il rafforzamento dell’Europa unita e solidale, la difesa dei diritti civili e delle libertà individuali. La sua vittoria alle primarie con il 56% dei voti contro il suo avversario Dario Franceschini ha sorpreso molti osservatori politici, che hanno visto come il sostegno di molti esponenti della società civile, come scrittori, artisti, intellettuali e attivisti, le ha dato la possibilità di conquistare il voto di molti giovani e donne che si sono riconosciuti nel suo stile comunicativo fresco e innovativo.

Tuttavia, la sua leadership non è priva di critiche e sfide. Alcuni la accusano di essere troppo inesperta e idealista per guidare un partito complesso e diviso come il PD . Altri le contestano la sua ulteriore doppia cittadinanza americana e svizzera, che potrebbe creare dei conflitti di interesse o di lealtà in materia di politica estera, soprattutto in momento delicato come quello attuale, con la crisi tra Russia e Ucraina che coinvolge sia l’Europa, Sia gli Stati Uniti. La legge americana riconosce la possibilità di avere la doppia cittadinanza. Tuttavia, ci sono alcune restrizioni e limitazioni sulle attività politiche in cui i cittadini americani possono impegnarsi all’estero. In particolare, i cittadini americani che vivono all’estero possono votare alle elezioni americane, ma non possono candidarsi a un ufficio pubblico negli Stati Uniti a meno che non rinuncino alla loro cittadinanza straniera. Inoltre, i cittadini americani sono tenuti a rispettare le leggi e i regolamenti degli Stati Uniti, anche se vivono all’estero. Ciò significa che un cittadino americano che possiede la doppia cittadinanza è tenuto a rispettare le leggi e i regolamenti di entrambi i paesi, anche se questo potrebbe portare a conflitti di interesse.

In generale, la legge americana riconosce il diritto dei cittadini di possedere la doppia cittadinanza, ma è importante che i politici considerino attentamente le implicazioni di questo status prima di cercare posizioni di leadership. Per quanto riguarda Schlein, resta da vedere come la sua doppia cittadinanza influenzerà la sua leadership del PD e il suo impatto sulla politica italiana nel complesso.

Elly Schlein ha dichiarato di voler essere una segretaria “che ascolta” e “che coinvolge” . Ha promesso di aprire il partito alla partecipazione dei cittadini e delle forze sociali. Ha anche espresso la sua volontà di dialogare con le altre forze politiche democratiche per costruire un’alternativa credibile all’attuale governo.

Elly Schlein rappresenta una novità nella politica italiana. La sua elezione a capo del PD è stata salutata come una ventata di aria fresca in un contesto stagnante e polarizzato. Riuscirà a mantenere le sue promesse e a trasformare il suo partito in una forza capace di governare il paese? Solo il tempo lo dirà.

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