Elezioni Regionali in Lombardia 2023: Attilio Fontana in testa, ma Letizia Moratti è la più gradita
Le elezioni regionali in Lombardia 2023 stanno suscitando molto interesse, in una regione che ha visto prevalentemente il centrodestra vincere, spesso con un notevole vantaggio sul centrosinistra, oggi aleggia la voglia di un cambiamento.
Tante persone si domandano se sia giunto il momento di cambiare pagina per la principale regione locomotiva d’Italia. Tuttavia, i risultati del sondaggio Ipsos, l’ultimo prima del divieto di pubblicazione dei sondaggi, sembrano non supportare questa intenzione. Infatti, oltre tre quarti dei lombardi (77%) si dichiarano soddisfatti della qualità della vita nella loro regione. La sanità è la principale priorità per il 55% degli intervistati, seguita dai trasporti, le infrastrutture locali (34%), il lavoro (26%) e soprattutto tra i giovani, l’ambiente (21%). L’amministrazione uscente è apprezzata dal 55% degli elettori, mentre il 42% esprime un giudizio negativo con una valutazione media di 5,8 su una scala da 1 a 10, un pò bassa se confrontata con i precedenti dati. Con molta probabilità i lombardi percepiscono una buona qualità della vita sul territorio ma non la collegano all’attuale Governatore e al centrodestra.
Al voto troveremo quattro candidati, connotati in altrettanti coalizioni, la loro notorietà e popolarità sul territorio è più legato alla persona che alla coalizione. Al primo posto come norietà troviamo Letizia Moratti, sostenuta da Azione-Italia viva e da una sua lista civica, con il 93% di risposte positive, rispetto al presidente uscente Fontana 83%. Il candidato del centrosinistra e del M5S, Pierfrancesco Majorino, è noto a due terzi dei lombardi 66%, mentre Mara Ghidorzi, candidata di Unione popolare, è conosciuta da meno di un terzo degli elettori 29%.
Come dicevamo in termini di gradimento Letizia Moratti appare penalizzata dalla sua decisione di abbandonare il centrodestra, poiché le valutazioni negative 51% prevalgono su quelle positive 37%. Fontana è il candidato che polarizza maggiormente i giudizi togliendo le sfumature, il 41% esprime gradimento per la sua candidatura, mentre il 41% non la apprezza affatto. Anche se meno conosciuto, Majorino è l’unico dei quattro candidati ad avere più valutazioni positive 37%, rispetto alle negative 35%. Per quanto riguarda le intenzioni di voto, Fontana prevale con il 45%, seguito da Majorino al 33,8%, Letizia Moratti al 19% e Mara Ghidorzi al 2,2%. Le liste che sostengono Fontana si avvicinano al 50%, trainate da Fratelli d’Italia 24,9%, segue la Lega 13,4% e Forza Italia 6,5%). Dati che si vedono più che dimezzati rispetto alle precedenti elezioni.
Troppo sicuri e poco comunicativi, sembra di poter leggere un risultato già scritto. Un risultato deciso nelle stanze buie di palazzo, dove gli accordi politici prevalgono e guidano in modo scientifico gli esiti dello strumento più importante scritto nella nostra Costituzione, che il popolo si è dimenticato di possedere; LE DEMOCRATICHE ELEZIONI.