Come ricreare una canzone dei Pink Floyd con il cervello: la sorprendente scoperta degli scienziati americani
La musica è una forma di espressione universale che coinvolge sia il corpo che la mente. Ma cosa succede nel nostro cervello quando ascoltiamo una canzone? E se potessimo trasformare i nostri pensieri musicali in suoni reali?
Queste sono le domande che hanno spinto un gruppo di ricercatori americani a realizzare un esperimento straordinario: ricreare una canzone dei Pink Floyd partendo dai segnali cerebrali delle persone che l’hanno ascoltata.
L’esperimento, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Neuroscience, si basa sull’uso di elettroencefalografi intracranici, dispositivi impiantati nel cranio dei pazienti per monitorare l’attività elettrica dei neuroni. I ricercatori hanno registrato i dati provenienti da 29 volontari affetti da epilessia, che hanno ascoltato il brano “Another Brick in the Wall Part 1” dei Pink Floyd. Analizzando i segnali generati dal giro temporale superiore, una regione del cervello coinvolta nell’elaborazione del linguaggio e della musica, i ricercatori sono stati in grado di identificare le caratteristiche sonore della canzone, come l’altezza, l’armonia, il ritmo, gli strumenti e le voci.
Infine grazie a una rete neurale artificiale, cioè un algoritmo in grado di apprendere dai dati e di generare nuovi contenuti, i ricercatori sono riusciti a ricostruire la canzone partendo proprio dai segnali cerebrali, ottenendo così una versione fedele all’originale. Il risultato è sorprendente e dimostra la capacità del cervello di codificare e decodificare le informazioni musicali.
Questa scoperta ha importanti implicazioni per lo sviluppo delle interfacce cervello-macchina, tecnologie che permettono di comunicare con i dispositivi elettronici usando il pensiero. Queste interfacce potrebbero essere usate per aiutare le persone con danni cerebrali o con difficoltà linguistiche a esprimersi attraverso la musica, o per creare nuove forme di arte e intrattenimento basate sulle preferenze musicali individuali.
La musica è un linguaggio universale che ci connette con noi stessi e con gli altri. Grazie alla scienza, potremmo essere in grado di trasformare le nostre emozioni musicali in una nostra realtà disponibile anche agli altri.