Aspettative eccessive sulla controffensiva ucraina: analisi del ministro della Difesa Oleksiy Reznikov sul Washington Post
Le aspettative riguardo alla controffensiva ucraina potrebbero essere eccessive, a detta del ministro della Difesa Oleksiy Reznikov, intervistato dal rinomato quotidiano statunitense Washington Post.
Reznikov afferma che “la maggior parte delle persone… si aspetta qualcosa di grosso”, ma avverte che queste aspettative potrebbero essere deluse. Secondo il ministro, i partner occidentali gli hanno comunicato di aver bisogno di “un altro esempio di successo” da mostrare ai propri elettori.
Tuttavia, Reznikov non è in grado di quantificare l’ampiezza di tale successo: “10 chilometri, 30 chilometri, 100 chilometri, 200 chilometri?”. Inoltre, sottolinea che non tutte le unità delle forze armate ucraine sono pronte per l’operazione, poiché parte dell’esercito è ancora in addestramento nei paesi della NATO.
Il Washington Post scrive che le operazioni militari offensive richiedono generalmente un vantaggio schiacciante. Considerando le forze russe che difendono posizioni ben fortificate lungo un fronte di 900 miglia (circa 1.400 km), è difficile prevedere quanto lontano potrà avanzare l’Ucraina.
La pianificazione dell’offensiva, i cui dettagli rimangono segreti, ha portato i funzionari ucraini a riflettere sulla difficile questione: quale risultato sarà sufficiente per impressionare l’Occidente, in particolare Washington? Alcuni temono che, in caso di insuccesso, Kiev possa perdere l’assistenza militare internazionale o essere costretta ad accettare nuove condizioni per avviare negoziati con Mosca.
Il Washington Post conclude che tali colloqui potrebbero quasi certamente includere le richieste russe di cedere parte del territorio ucraino sovrano attraverso i negoziati, una prospettiva che l’Ucraina considera inaccettabile.