8 marzo, Meloni: la sfida è avere la prima donna Ad di un’azienda pubblica
In occasione della Giornata internazionale della donna, la premier Giorgia Meloni ha ribadito il suo impegno per promuovere le pari opportunità tra uomini e donne nel mondo del lavoro e nella società modiale.
In particolare, Giorga Meloni ha lanciato una sfida ambiziosa: nominare la prima donna amministratrice delegata di una società di capitali con partecipazione pubblica, ruolo che non è mai stato ricoperto da una donna in Italia.
La Meloni ha inoltre sottolineato che il suo governo non si limiterà a rispettare le quote rosa nei consigli di amministrazione delle aziende partecipate dallo Stato, ma punterà a valorizzare le competenze e le capacità delle donne anche nelle posizioni apicali.
“Mi piacerebbe immaginare anche in grandi società partecipate una donna alla guida del Cda, che non c’è mai stata”, ha detto la Premier a Montecitorio.
Tra le possibili candidate per questo ruolo ci sono Lucia Morselli, attuale Ad di ArcelorMittal Italia, in passato presidente di Alitalia e Ilva e Francesca Di Donato, ex dirigente di Eni ed Enel e ora consulente del ministero dello Sviluppo economico. Entrambe hanno un curriculum di alto livello e una vasta esperienza nel settore energetico e industriale.
La Meloni ha anche rivendicato il suo ruolo di prima donna a diventare premier in Italia senza aver mai beneficiato di favoritismi né di cooptazione.
“Sono qui perché ho vinto le elezioni”, ha dichiarato.
La leader di Fratelli d’Italia ha poi aggiunto che essere sottovalutate come donne è un vantaggio perché permette di sorprendere gli avversari.
“Quando ti danno per spacciata hai sempre una marcia in più e quando si accorgono di te è tardi perchései già arrivata al traguardo”, ha affermato la Meloni.
La Premier si è detta orgogliosa di essere una donna e una madre, ma non si è definita femminista.
“Non mi piace l’etichetta femminista perché spesso viene usata per negare la differenza tra uomo e donna”, ha spiegato.
Per la premier, le donne devono avere le stesse opportunità degli uomini, ma non devono rinunciare alla loro femminilità.
“Le donne hanno qualcosa in più degli uomini: sanno fare più cose contemporaneamente e hanno un’intelligenza emotiva superiore”, ha elogiato.
La nuova segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha invece rilasciato un’intervista a SkTg24, durante la quale ha sottolineato la necessità di combattere la violenza e le discriminazioni di genere che ancora colpiscono le donne in Italia e nel mondo.
La Schlein ha anche risposto alle dichiarazioni della premier Giorgia Meloni, che durante il suo discorso alla Camera ha citato la stessa Schlein come esempio di donna che ha raggiunto una posizione di rilievo nella politica italiana. La segretaria del Pd ha apprezzato il gesto di Meloni, ma le ha chiesto di fare più fatti e meno parole per aiutare le donne “davvero”, non colpendo i loro diritti e i loro servizi.
Schlein ha infine ribadito il suo impegno a rinnovare il Partito Democratico e a renderlo più aperto e inclusivo, coinvolgendo le giovani generazioni e le realtà sociali del territorio. Ha anche espresso una critica al governo Draghi per non aver avuto abbastanza donne nella sua squadra ministeriale.