35 paesi chiedono la sospensione degli atleti russi e bielorussi dalle Olimpiadi 2024 a Parigi: una forte pressione sul CIO
Secondo quanto dichiarato dal ministro dello sport lituano, Jurgita Shyugzhdinene, un gruppo di 35 paesi, compresi Stati Uniti, Germania e Australia, stanno chiedendo al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) di bandire gli atleti russi e bielorussi dalle Olimpiadi del 2024 a Parigi.
La richiesta mira ad aumentare la pressione sul CIO per impedire che gli atleti coinvolti nell’aggressione all’Ucraina, prendano parte ai Giochi. Il ministro dello sport polacco, Kamil Bortnichuk, ha suggerito di creare una “squadra di rifugiati” composta da atleti russi e bielorussi come alternativa al boicottaggio.
Il CIO ha lanciato un appello alle federazioni sportive internazionali nel febbraio 2022, raccomandando loro di impedire agli atleti russi e bielorussi di partecipare a qualsiasi competizione. Tuttavia, la questione sul loro eventuale ritorno come atleti neutrali non è ancora stata chiarita.
La richiesta di bandire gli atleti russi e bielorussi aumenta la tensione su un CIO che sta cercando di evitare che i Giochi vengano compromessi a causa del conflitto in Ucraina. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, ha partecipato a un incontro online con 35 ministri per discutere la richiesta, sottolineando che 228 tra atleti e allenatori ucraini sono morti a causa dell’aggressione russa.
In un post su Twitter il ministro dello sport britannico, Lucy Frazer, ha affermato che l’incontro è stato molto produttivo e ha chiarito la ferma posizione del Regno Unito sul vietare la partecipazione di Russia e Bielorussia ai Giochi Olimpici di Parigi. Anche l’assistente del segretario di Stato americano, Lee Satterfield, ha partecipato all’incontro e ha sottolineato che gli Stati Uniti continueranno a sostenere il popolo ucraino e a considerare la Federazione Russa responsabile della sua guerra contro l’Ucraina e che il regime di Lukashenko in Bielorussia ne è il primo complice.
I Giochi Olimpici del 2024 inizieranno alla fine di luglio a Parigi. Al momento, la selezione per i Giochi non è ancora iniziata e la richiesta di bandire gli atleti russi e bielorussi solleva domande sul loro futuro dei Giochi stessi.